Giorgia Meloni è indegna di governare l’Italia
Meloni deve rispondere in Parlamento sullo spionaggio. Tra scandali, pressioni esterne e sudditanza economica, il suo ruolo è insostenibile. Dimissioni subito.
Meloni deve rispondere in Parlamento sullo spionaggio. Tra scandali, pressioni esterne e sudditanza economica, il suo ruolo è insostenibile. Dimissioni subito.
Tajani sceglie di incarnare la politica estera mediterranea più remissiva e subalterna di sempre, un segno del declino politico che anche i sovranisti hanno deciso di portarsi dietro.
Meloni si è fatta ricattare dall’Iran. Ha scambiato il ricatto dell’Iran con un ricatto di Trump e Musk. È ricattata da Libia e Tunisia. È ricattata da Santanchè. E non ha neanche il coraggio di presentarsi in Parlamento.
In un Paese democratico e avanzato, un vero leader del popolo, dovrebbe chiedere in primis scusa ai suoi cittadini, non considerarli meri sudditi, e abbandonare la propria carica conferitale con sacrifici ed oneri e onori.
La Corte penale internazionale accusa Meloni, Nordio e Piantedosi di ostacolo alla giustizia nel caso Al-Masri. Figura imbarazzante per l’Italia intera.
M5S spinge per salario minimo, riduzione orario di lavoro e pensioni dignitose. Destra e Pd, invece, regalano privilegi e proteggono i potenti.
Antonino Tajani e compari propongono il ritorno dell’immunità parlamentare mentre il governo ignora i reali problemi del Paese. Privilegi sopra ogni cosa.
Maurizio Gasparri, da 30 anni in Parlamento, si vanta di “non essere grillino perché troppo istruito”, ma confonde fatti storici basilari. Bocciato in aeternum.
“Politico” premia l’Italia con titoli surreali e Bignami esulta. Il ministro dell’Agricoltura più influente d’Europa? Sembra una barzelletta, ma è tutto vero.
Italo Bocchino, uno dei megafoni più scarsi della Terza Repubblica. Espressione della mancanza di autonomia intellettuale per antonomasia. Anzi, della mancanza totale d’intelletto.
Il governo Meloni attacca eccellenze italiane, scienza e Sanità Pubblica. Dopo le critiche di GIMBE sulle liste d’attesa, attacca Nino Cartabellotta. Che pena.
Secondo Tajani “Nordio non poteva risolvere la questione. È arrivato un documento di 40 pagine in inglese da tradurre, non è così semplice”.
Nell’ultima puntata di Report, Ranucci mostra una lunga fila di fogli che stanno a rappresentare l’elenco aggiornato di querele che gli esponenti del governo hanno riservato a lui e alla sua squadra.
Chiedo da cittadino ITALIANO che paga i contributi fiscali regolarmente e il suo stipendio e quello dei suoi compari.
Meloni vede le indagini su di lei come un danno alla Nazione, ma libera criminali ricercati. Vespa, 56 anni di propaganda. Intanto, tagli sociali e più armi.
Per ricoprire determinati ruoli servono oltre alle capacità, dignità, morale, etica pubblica, onestà, trasparenza e soprattutto rispetto per i cittadini. Conte ha dimostrato di avere queste qualità, Meloni no.
Ipocrisia politica tra bugie, privilegi e leggi inutili. Colpa di chi vota, non vota o non offre alternative credibili. Disinformazione regna sovrana.
Pare che la Guardia di Finanza stia indagando sulla compravendita di villa Alberoni a Forte dei Marmi fatta da Laura De Cicco, moglie di ‘Gnazio, e Dimitri Kunz, compagno della Santanché.
Bruno Vespa accusò Conte di filo-putinismo per invocare una trattativa. Ora che l’Ucraina stessa chiede negoziati, il silenzio di Vespa è assordante.
Liliana Segre dice che “spariti gli ultimi superstiti, della Shoah rimarrà solo una frase sui libri di storia”. La senatrice a vita non deve preoccuparsi perché ci pensa Israele a ricordarci cos’è un genocidio.
Un travaglio importante, ma alla fine il suo genio viene sempre fuori.
A novembre 2024 il debito pubblico supera i 3.000 miliardi, entrate in calo per imprese e autonomi, costi sui lavoratori aumentano. Ma va tutto bene, no?
Rita Dalla Chiesa aveva già detto una volta in un’intervista di non aver mai sentito parlare suo padre né Falcone di Dell’Utri e Silvio Berlusconi.
Alla fine la grande operazione diplomatica dell’underdog non ricattabile Meloni per liberare Cecilia Sala, è stato uno scambio di prigionieri (con tanto di previo assenso degli USA).
Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, da 32 anni pagato dagli italiani per girare sagre, fare dirette sui social, cercare nemici immaginari e per fare ciò che sa fare meglio: disastri.
Chi tra gli elettori di questo governo non ha ancora capito che la sovranità destrorsa è puramente un mettersi a 90° dei potenti oligarchi e massoni stranieri, è meglio che alle urne non si rechi più.
Per rispetto degli italiani Meloni dovrebbe fare una cosa: fermarsi sì, ma non in conferenza stampa. Dovrebbe “fermarsi” nello svolgimento della sua inattività istituzionale e andare a casa definitivamente.