La UE vuole i tuoi risparmi per la guerra
Cara UE, il 15 marzo saremo in piazza contro il tuo nuovo esproprio per finanziare la guerra. No al riarmo, no all’economia di guerra, sì a libertà e dignità.
Cara UE, il 15 marzo saremo in piazza contro il tuo nuovo esproprio per finanziare la guerra. No al riarmo, no all’economia di guerra, sì a libertà e dignità.
In Siria il bilancio del massacro delle minoranze (su tutte, quelle alauite, cristiane e druse) è salito a 2500 morti in due giorni.
Il rigetto della candidatura di Călin Georgescu alle elezioni presidenziali della Romania è una svolta golpista che anticipa il modello di gestione del potere su tutto il continente.
Il genocidio in diretta svela l’ipocrisia occidentale: massacri in Siria, silenzi mediatici e sanzioni revocate ai tagliagole. Il 15 marzo, voce alla verità.
Il presidente italiano Sergio Mattarella sembra sempre più distaccato dalla realtà.
Si tanno mobilitando forze legate a portafogli che sono multipli dei portafogli di Musk e fanno tremendamente sul serio. Stanno riorganizzandosi con rapidità intorno al nuovo folle obiettivo: minacciare la Russia inventando una minaccia russa.
La borghesia bellicista e il ritorno del mostruoso
Oggi Landini, di fronte al folle piano di Ursula Von Der Leyen ha subito cercato un freno a mano e l’ha trovato proprio a Bruxelles, dove partecipa all’esecutivo della Confederazione europea dei sindacati.
Ieri sera ho guardato con molto interesse su Rai5 il film Adulti nella stanza, di Costa-Gavras – tratto dall’omonimo libro di Yanis Varoufakis – che raffigura perfettamente la drammatica fase…
Trump ha scoperchiato il partito della guerra, smascherando i suoi meccanismi e scatenando il panico tra i globalisti. L’UE si arrocca su una bugia pericolosa.
Le elezioni germaniche, nelle quali Elon Musk si è ingerito come non era mai accaduto a nessun maggiorente statunitense, segnano perciò stesso la sua prima sconfitta politica evidente da quando…
Se quelli che erano additati come filo-russi, putiniani e collaborazionisti avessero potuto resistere alla “Nuland Generation” dieci anni fa, l’Ucraina sarebbe un paese indipendente.
Sta succedendo davvero di tutto e molto in fretta. Anche quando rimodella la repubblica nordamericana per adattarla alle sfide del potere del XXI secolo, Trump ha l’impronta del tipico immobiliarista…
Nell’analizzare la crisi ucraina, sin dal 2005, leggo di tutto, da Beppe Severgnini (che non ne azzecca una) a Rostistlav Ishchenko (che molto spesso – anche se non sempre -…
Trump smaschera la guerra in Ucraina e il ruolo dell’Occidente mentre l’Europa in crisi cerca fondi per il riarmo senza una strategia chiara.
Poi il Mattarella corregge il tiro. Ora auspica che la Russia torni a conformarsi alla carta Onu, bontà sua.
La sconfitta sul campo dell’Ucraina si sta trasformando al galoppo in un presagio di sconfitta dell’intera Europa occidentale in crisi totale d’identità.
Mattarella affossa il negoziato con Putin paragonandolo a Hitler, segnale di un’élite europea che reagisce all’era Trump con azzardi militaristi e autoritari.
Bersani è uno dei tanti che ancora sta lì a giustificare senza un ripensamento l’immenso trasferimento di centinaia di miliardi di dollari al buco nero ucraino per “non essere dipendenti dal gas di Putin”.
L’intervista di Fazio a Gates ha evitato domande critiche su Epstein, Big Pharma e l’agenda tecnocratica, mentre i social hanno amplificato scontri prevedibili.
Netanyahu padrone di casa a Washington, con ministri USA ridotti a scolaretti ossequiosi. Trump sogna Gaza Riviera, ma il caos regna e il genocida comanda.
Interessante questa dichiarazione del neo-Segretario di Stato USA, Marco Rubio: «Abbiamo INGANNATO la gente facendole credere che l’Ucraina avrebbe potuto sconfiggere la Russia».
L’audizione al Senato USA di Tulsi Gabbard, nominata da Donald Trump alla guida delle 18 agenzie di intelligence statunitensi, è stata un fuoco di fila di tabù politici abbattuti uno dopo l’altro nella sede più solenne.
Cina consolida egemonia: Deepseek rivoluziona IA sfidando oligopoli USA, Volkswagen cede stabilimenti. Europa in crisi per politiche miopi, deindustrializzazione e dipendenza. Declino occidentale accelerato.
Giorno Memoria strumentalizzato: UE cancella ruolo URSS contro nazismo e usa Shoah per oscurare genocidi odierni (es. Palestina). Memoria sia plurale, non dogma.
Entro breve tempo la Groenlandia sarà soggetta alla sovranità di Washington senza che Copenaghen né nessuno in UE possa opporre resistenza militare.
L’Europa censura il dissenso col pretesto della “propaganda russa”, soffocando la libertà di pensiero e trasformandosi in una fortezza ideologica autoritaria.
Zuckerberg smantella il suo apparato di censura, rivelatosi una macchina di menzogne. I fact-checker? Servi del potere, ora disoccupati.
Volodin avverte che attacchi dell’UE alla Russia potrebbero scatenare una guerra globale, ricordando il devastante costo della Seconda Guerra Mondiale per i russi.
Putin avverte che l’uso di missili NATO contro la Russia da parte dell’Ucraina potrebbe portare a una guerra mondiale diretta tra Russia e NATO, con rischio nucleare.