Lettera di Oriana Fallaci a Pier Paolo Pasolini
Testo della lettera che Oriana Fallaci scrisse a Pier Paolo Pasolini dopo la sua morte il 16 novembre del 1975
Testo della lettera che Oriana Fallaci scrisse a Pier Paolo Pasolini dopo la sua morte il 16 novembre del 1975
La «tolleranza» della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni.
Dissento completamente dall’articolo sul «mammismo» (mi vergogno addirittura a scrivere questa parola che mi sembra cosi volgare) apparso su «Noi donne».
So da una intervista del «Paese Sera» che Marcuse avrebbe definito i giovani studenti «i veri eroi del nostro tempo». Dunque anche Marcuse è un adulatore?
Il vantone (Lo spaccone) è un testo teatrale di Pier Paolo Pasolini, composto nel 1963. È una traduzione in gergo romanesco del Miles gloriosus, commedia in cinque atti di Plauto. Recensione di Ennio Flaiano
Come si diventa scrittori? Come si rivela questa «divina» attitudine e come si riesce a concretarla nel libro destinato al pubblico? Cioè, quali strade bisogna percorrere per dare all’atto dello scrivere un contenuto pratico?
Il testo dell’intervento, pronunciato da Pier Paolo Pasolini all’assemblea di giovani e intellettuali svoltasi l’8 giugno 1975, con il quale lo scrittore motivava la sua decisione di votare per il PCI alle imminenti elezioni che segnarono una storica avanzata comunista.
L’uomo che raggiunge la luna e ci cammina sopra è indubbiamente un grande fatto storico. Come mai non interessa realmente quasi nessuno? Come mai è divenuto un oggetto quasi esteriore di semplice curiosità e di bisogno di essere pari con l’informazione?
Un discorso da cui oggi più che mai si attendevano nuovi arricchimenti alla vita culturale italiana
Da «La meglio gioventù» alle «Ceneri di Gramsci», a «Ragazzi di vita», a «Poesia in forma di rosa»