Ucraina. Le cinque dichiarazioni che creano una “tragedia perfetta”
Zelensky continua a perdere territori e roccaforti in Donbass. Sotto il profilo militare, la guerra è sempre la stessa: un disastro senza fine per Zelensky.
Zelensky continua a perdere territori e roccaforti in Donbass. Sotto il profilo militare, la guerra è sempre la stessa: un disastro senza fine per Zelensky.
Interessante questa dichiarazione del neo-Segretario di Stato USA, Marco Rubio: «Abbiamo INGANNATO la gente facendole credere che l’Ucraina avrebbe potuto sconfiggere la Russia».
Paolo Mieli prima diceva che l’Ucraina avrebbe vinto, ora ammette che sta perdendo. Per anni chi lo sosteneva veniva insultato, ora i media cambiano versione.
Soldati e renitenti – “Battaglioni con soldi e armi possono rovesciarlo”
Si dice sempre, con ottime ragioni, che l’invasore ha torto e l’invaso ha ragione. In questo caso però abbiamo anche una terza figura, quella dell’invasato.
Il professor Jeffrey Sachs tiene un avvincente discorso nell’ottobre 2024 sulla necessità di cooperazione globale, respingendo le lotte di potere obsolete e sostenendo il disarmo nucleare.
Paolo Mieli e la “teoria delle armi infinite” sulla guerra in Ucraina: la Nato saboterebbe sé stessa. Demagogia e strategie mediatiche per evitare critiche.
Putin non vuole la pace, ma ha bisogno di far credere all’Occidente che la voglia. Congelare il conflitto in questo momento sarebbe un danno irreparabile per la Russia. Ecco perché.
Un’esplosione a Mosca uccide il Ten. Gen. Igor Kirillov, parte della campagna ucraina per colpire figure chiave russe. Kiev mira a destabilizzare la guerra sul suolo russo.
Avevamo previsto come sarebbe finita la guerra in Ucraina, ma anche la reazione dei guerrapiattisti alla resa dei conti: fischiettano tutti come se i fatti non sbugiardassero proprio loro.
Se non ci fossero almeno un milione fra morti e mutilati, la guerra in Ucraina sembrerebbe puro cabaret.
Mosca: un attentato uccide il generale Kirillov, esperto in difesa biologica. Stava indagando sui biolaboratori USA in Ucraina. La sua morte solleva nuovi dubbi.
L’Ucraina arretra, l’opinione pubblica è stanca della guerra, mentre UE e NATO insistono con fondi e armi, ignorando negoziati e il calo del consenso a Zelensky.
In Ucraina, molti giovani sono costretti alla leva forzata, picchiati e obbligati a firmare come volontari. La fuga è l’unica via per evitare la guerra.
Tucker Carlson intervista il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov sulla guerra Russia-Ucraina, l’alleanza con la Cina e l’amministrazione Trump
Il piano di Zelensky, tra illusioni di vittoria e rischi nucleari, sembra più una mossa disperata che una strategia realistica, con l’Occidente sempre più dubbioso.
Emmanuel Todd analizza dieci sorprese della guerra Russia-Ucraina, rivelando la resistenza ucraina, la resilienza russa e l’isolamento ideologico dell’Occidente.
L’UE valuta l’uso delle armi fornite a Kiev contro la Russia, svelando il vero volto di un conflitto orchestrato dalla NATO e dagli interessi di Washington.
di Silvio Dalla Torre L’Ucraina non si è mai ripresa dalla crisi determinata dal crollo dell’Unione sovietica. Già prima del colpo di stato di piazza Maidan la popolazione era diminuita…
Putin avverte che l’uso di missili NATO contro la Russia da parte dell’Ucraina potrebbe portare a una guerra mondiale diretta tra Russia e NATO, con rischio nucleare.
La recente discussione sull’uso dei missili ATACAMS da parte dell’Ucraina, con il presunto “permesso” degli Stati Uniti, è stata spesso fraintesa. Non si tratta tanto del permesso di colpire il…
Ora che perfino Victoria Nuland ammette che gli USA hanno sabotato gli accordi di pace del 2022, chissà cosa diranno i soliti politici e pennivendoli. Tutto inventato, vero?
Ucraina fuori controllo: crimini di guerra e terrorismo con l’appoggio dell’Occidente
COME FINIRE LA GUERRA – Per la quinta volta la Russia propone una nuova trattativa e le sue richieste sono discutibili, compresa la ridefinizione dei confini. Gli Stati Uniti devono dismettere la strategia neocon e sedersi al tavolo
Jeffrey Sachs critica l’influenza neoconservatrice USA in Ucraina, sostenendo che solo la neutralità e la diplomazia, non la guerra, possono salvare il Paese dal disastro.
Aleksandar Vucic avverte che l’Europa è vicina a una catastrofe e critica l’Occidente per non cercare la pace, sottolineando l’importanza di negoziati prolungati.
Il comunicato del G7 è un esempio perfetto di come parlare a vanvera per 36 pagine, proponendo soluzioni contraddittorie e ipocrite. Nel frattempo, i Brics si divertono a costruire un nuovo ordine mondiale, ridendo delle nostre sanzioni e dei nostri piani di pace.
Fassino, tra un furto al duty free e un tweet su Putin, fa ridere i social. La sua politica estera profuma di ipocrisia, come il suo Chanel Chance.
Il mondo regredisce in uno stallo nucleare, con leader ipocriti e piani di pace irrealistici. Il rischio è confondere resa e compromesso, aggravando il futuro.
Finlandia e Svezia erano nella Nato prima del 2022; l’Ucraina è vitale per la Russia per motivi geografici, facilitando il transito delle forze Nato, a differenza della Finlandia.