Governo Meloni

La disastrosa Italia sovranista

I sovranisti dovevano occuparsi del popolo sovrano e invece si occupano delle loro magagne da sovrani. Scandali, complotti e beghe perfino internazionali.

Giorgia Meloni, la ricattabile

Meloni si è fatta ricattare dall’Iran. Ha scambiato il ricatto dell’Iran con un ricatto di Trump e Musk. È ricattata da Libia e Tunisia. È ricattata da Santanchè. E non ha neanche il coraggio di presentarsi in Parlamento.

“Onorevole” Giorgia Meloni. Vada a casa

In un Paese democratico e avanzato, un vero leader del popolo, dovrebbe chiedere in primis scusa ai suoi cittadini, non considerarli meri sudditi, e abbandonare la propria carica conferitale con sacrifici ed oneri e onori.

I somari dell’impunità

La destra rivuole l’immunità parlamentare. Ma è così somara da non avere la più pallida idea di cosa fosse: pensa che fino alla riforma del ’93, gli eletti fossero immuni da ogni indagine penale.

Il ballo delle balle

Oltreché come governanti, questi destri sono pessimi anche come bugiardi. Perché una bugia venga creduta, almeno dai più boccaloni, bisogna che tutti raccontino solo quella. Se ne inventano altre incompatibili, non funziona.

V-E-R-G-O-G-N-A!

Quello appena andato in scena alla Camera è uno degli spettacoli più indecenti, vergognosi e dilettanteschi di cui un governo abbia mai dato prova in un’aula parlamentare nella storia repubblicana.

Le colpe della democrazia

La destra di Meloni incarna menzogna e disprezzo per le regole, riflettendo un Paese senza visione collettiva. Dopo il populismo, resta il vuoto.

Meloni capopopolo, tra veline e asini

Ci si domanda come sia possibile che una presidente del Consiglio apprezzata a livello internazionale per tratto istituzionale e moderazione, una volta rientrata in patria tenda ad assumere i modi e il linguaggio del capopopolo.

Meloni, la “non ricattabile”

Pare che la Guardia di Finanza stia indagando sulla compravendita di villa Alberoni a Forte dei Marmi fatta da Laura De Cicco, moglie di ‘Gnazio, e Dimitri Kunz, compagno della Santanché.

Un nuovo obbrobrio ai danni dei lavoratori

Oggi si è concluso nelle Commissioni finanze e lavoro della Camera l’esame della proposta di legge sulla “partecipazione dei lavoratori” alla gestione e ai risultati di impresa. Un nuovo obbrobrio e l’ennesima presa per i fondelli dei lavoratori.

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