Macron, Zelensky e tutti i leader europei: la morale c’è
L’inutile sbracciarsi e sgolarsi di Parigi e Kiev per essere notate, mi ha fatto tornare in mente la storiella che Terence Hill racconta ad Henry Fonda ne Il mio nome è nessuno.
L’inutile sbracciarsi e sgolarsi di Parigi e Kiev per essere notate, mi ha fatto tornare in mente la storiella che Terence Hill racconta ad Henry Fonda ne Il mio nome è nessuno.
Il potere si nutre di fanatismo. Lo coltiva, lo blandisce e lo coccola attraverso i suoi strumenti di propaganda e le sue linee di finanziamento.
È francamente inspiegabile come si possa arrivare a un tale livello di allarmismo per la presenza di Giorgio Bianchi in un liceo.
La conferenza di Giorgio Bianchi sulla propaganda è stata censurata. Il potere decide cosa si può ascoltare. Il controllo si estende oltre il web: questa è solo l’inizio.
Scopriamo dopo anni che i fact-checkers “imparziali e affidabili” che avevano militarizzato Facebook in Italia (contribuendo a farci bannare) erano collegati al sofisticato sistema di soft-power degli Stati Uniti.
Siamo alla totale saturazione del dibattito pubblico, con conseguente polarizzazione dell’opinione pubblica in ProTrump e NoTrump.
Libertà di espressione e libertà di critica, quando non sconfinano nell’insulto gratuito e decontestualizzato, sono sacre e inviolabili. Un bene prezioso e incomprimibile, a prescindere dalle posizioni di chi le esercita.
Giorgio Bianchi accetta di pagare la condanna per aver criticato Di Maio, rivendicando il diritto alla libertà di pensiero e rifiutando scorciatoie facili.
Arabia, le mille e una intesa: Meloni annuncia accordi commerciali per 10 miliardi di dollari
Il Ministro degli Esteri italiano stringe la mano all’ex numero due di al-Qaeda: un’immagine che rivela l’abisso di servilismo in cui siamo precipitati.
L’attentato a Mosca uccide il generale Kirillov. È terrorismo moderno: guerra senza regole, psicologica, che mira a seminare panico e divisione.