Gaza

La notte di Gaza e dell’umanità

Notte dopo notte, Gaza subisce un genocidio tra bombe, silenzi occidentali e fanatici che distruggono se stessi e l’umanità, schiava dell’odio e dell’ipocrisia.

Il terrorismo di stato colpisce Rafah

di Alessandro Di Battista Ogni giorno mi domando se sia giusto o meno pubblicare queste foto. Ed ogni giorno rispondo di sì. Forse mi illudo, ma spero che qualcuno possa rendersi conto di quel che sta accadendo su una sponda del nostro mare.   Guardate questa immagine. È stata scattata ieri a Rafah. È una delle più terribili che abbia mai visto. Bambini dell’età di mio figlio grande intrappolati, presumibilmente morti, sotto le macerie della loro casa. Una casa volutamente colpita dai peggiori terroristi al mondo, gli israeliani, con un unico obiettivo: uccidere. Israele del resto è uno Stato colonialista e i colonialisti in passato (americani con i pellerossa, britannici in India, francesi in Algeria) hanno sempre ucciso. Hanno sterminato e giustificato gli stermini convincendosi (e convincendo) che i colonizzati fossero mezzi animali, selvaggi, razza inferiore o terroristi. Nulla di nuovo, insomma, sul fronte occidentale.   L’unica differenza con le stragi passate è che oggi, chi vuole può conoscere, sapere, guardare. Lo potrebbe fare ancor di più se il sistema mediatico occidentale, italiano in primis, mostrasse questo orrore. Ma non lo fa perché la libertà di informazione non è più l’obiettivo di chi fa informazione (salvo eccezioni). Guardate il tg1 cosa è diventato. L’emblema del conformismo e della pavidità. Pensate se ogni giorno venissero mostrate immagini del genere. Ecco perché le pubblico (sapendo che a breve FB o altri social le penalizzeranno perché nel mondo del politicamente corretto è più scandaloso mostrare i crimini che commetterli).   Pubblico queste immagini perché penso possa servire a qualcosa far vedere. Qualcuno, e lo capisco, si coprirà gli occhi davanti ad un’immagine così tremenda, altri magari li apriranno. E aprire gli occhi è, soprattutto oggi, un gesto rivoluzionario. Palestina libera!

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