Alberto Piroddi

L’Unione dei risparmi forzati

La bozza di documento, pubblicata dal Sole 24 Ore, parla chiaro: si tratta di “liberare le potenzialità economiche” dei capitali privati, facilitando il loro spostamento dai conti correnti ai mercati finanziari.

Femminicidio, la legge inutile che ci impongono dall’alto

È la balcanizzazione della società, un processo in cui una comunità viene spezzettata in fazioni contrapposte, esattamente come è accaduto nei Balcani, dove l’impero ottomano prima e le potenze occidentali poi hanno giocato per secoli sulla divisione etnica e religiosa per impedire la nascita di un’identità nazionale unitaria.

Che cos’è oggi l’Europa?

Tutti si stracciano le vesti perché Trump sta avvicinando la pace in Ucraina più di quanto abbiano fatto i santoni dell’atlantismo progressista in tre anni di carneficina.

Quale idea “alta” di Europa?

La credibilità si misura nelle scelte, e finora l’unica scelta fatta è stata quella di restare sempre un passo indietro rispetto a chi comanda davvero. Perché chi comanda parla poco, decide molto e non ha bisogno di spiegare ogni giorno a se stesso che esiste.

“No Other Land”: un Oscar che non si può ignorare

Hollywood si è presa il lusso di dire la verità. Il che, di questi tempi, è già una notizia. No Other Land, il documentario che racconta la lotta dei palestinesi contro la demolizione delle loro case da parte dell’esercito israeliano, ha vinto l’Oscar.

Zelensky svende l’Ucraina per salvare sé stesso

Alla fine, è andata esattamente come prevedibile: Volodymyr Zelensky si è rimesso in riga, ha accettato la svendita delle risorse minerarie ucraine agli Stati Uniti e ha persino annunciato che potrebbe dimettersi. Ma solo a una condizione: l’ingresso dell’Ucraina nella NATO.

La memoria di chi non si rassegna all’oblio

Il film di Walter Salles, basato sulla vicenda reale di Rubens Paiva, fa qualcosa che il sistema politico brasiliano ha accuratamente evitato per decenni: riporta alla luce i fantasmi, costringe il Paese a guardarsi allo specchio, a riconoscere le macerie morali su cui ha costruito la sua fragile democrazia.

Amerikatsi (2022) | Recensione

Charlie (Goorjian) è un armeno della diaspora, cresciuto negli Stati Uniti, che nel 1948 torna nella madrepatria, ammaliato dall’illusione di una nuova Armenia sotto l’ala sovietica.

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