Nella frase “Il bambino corre veloce”, la parola “veloce” è un aggettivo e non un avverbio. Questo punto è fondamentale per stabilire la sua funzione in analisi logica. La distinzione tra complemento predicativo del soggetto e complemento di modo si basa su criteri precisi, che possono sciogliere ogni dubbio.
1. “Veloce” non è un avverbio
Un avverbio è invariabile, mentre un aggettivo concorda in genere e numero con il sostantivo a cui si riferisce. Se la frase fosse al plurale, si direbbe “I bambini corrono veloci” e non “I bambini corrono veloce”. Questo dimostra che “veloce” non è un avverbio, ma un aggettivo con funzione predicativa.
Il vero avverbio di modo corrispondente sarebbe “velocemente”, che rimane invariato anche al plurale:
- Il bambino corre velocemente.
- I bambini corrono velocemente.
Poiché in “Il bambino corre veloce” la parola “veloce” cambia in “veloci” con un soggetto plurale, è evidente che si tratta di un aggettivo e non di un avverbio.
2. Perché “veloce” è complemento predicativo del soggetto
Il complemento predicativo del soggetto è un nome o un aggettivo che completa il verbo, riferendosi al soggetto e attribuendogli una qualità nel momento in cui compie l’azione.
Ecco alcuni esempi simili:
- Il ragazzo torna stanco. (Il ragazzo è stanco nel momento in cui torna.)
- La bambina cresce felice. (La bambina è felice mentre cresce.)
- Il soldato muore eroico. (Il soldato è eroico nel momento in cui muore.)
In tutti questi casi, l’aggettivo non indica solo il modo in cui si svolge l’azione, ma una qualità del soggetto mentre la compie. Lo stesso avviene con “Il bambino corre veloce”, dove “veloce” si riferisce al bambino, non solo al verbo “corre”.
3. Perché non può essere complemento di modo
Il complemento di modo indica il modo in cui avviene l’azione ed è generalmente espresso con un avverbio o una locuzione avverbiale, non con un aggettivo che concorda con il soggetto. Ad esempio:
- Il bambino corre in fretta. (Locuzione avverbiale, complemento di modo.)
- Il bambino corre velocemente. (Avverbio, complemento di modo.)
Se “veloce” fosse un complemento di modo, allora dovrebbe restare invariato al plurale (i bambini corrono veloce), ma ciò non avviene: diciamo “i bambini corrono veloci”, confermando che “veloce” si riferisce al soggetto.
4. Il dubbio sull’uso avverbiale di “veloce”
Alcuni dizionari segnalano che “veloce” può avere un uso avverbiale, cioè essere usato come se fosse un avverbio. Tuttavia, questa è un’osservazione descrittiva dell’uso della lingua, non una regola di analisi logica. L’italiano accetta alcune espressioni colloquiali in cui un aggettivo viene usato al posto di un avverbio, ma ciò non cambia la sua natura grammaticale.
Ad esempio, in registro informale si può dire “guidare piano”, dove “piano” è usato con valore avverbiale, benché sia un aggettivo. Tuttavia, in un’analisi rigorosa, gli aggettivi che modificano il verbo ma concordano con il soggetto mantengono la funzione di complemento predicativo del soggetto.
Conclusione
Nella frase “Il bambino corre veloce”, l’aggettivo “veloce” concorda con il soggetto e ne esprime una qualità durante l’azione del verbo. Questo lo classifica inequivocabilmente come complemento predicativo del soggetto. Se si volesse indicare il modo dell’azione in senso stretto, bisognerebbe usare un avverbio come “velocemente”, che costituirebbe un complemento di modo.