Io SCIOPERO
L’eterna precarietà di chi ci crede ancora.
Oggi SCIOPERO . Ancora una volta in questo autunno del 2024.
Non perché lo voglio, ma perché mi tocca.
Precaria da anni, nonostante abbia superato ben due concorsi.
Ma, sorpresa: una cattedra per me e per tanti altri come me, non c’è, perché così ha deciso il Governo.
Per la scuola in Italia non ci sono mai i fondi, ma per rattoppare i buchi altrove sì.
Priorità, dicono.
E l’Europa ammonisce e presto sanzionerà.
E voi, voi tutti, a cui la scuola vi appare come un orpello inutile, sappiate che Il 3 ottobre 2024, la Commissione Europea ha gentilmente ricordato all’Italia che non è proprio il massimo abusare dei contratti a tempo determinato e discriminare il personale scolastico.
E, per evitare fraintendimenti, ci ha spediti direttamente alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea!
Perché sì, a quanto pare, “trattare gli insegnanti come tappabuchi” non è considerato una best practice neanche a Bruxelles.
Mi chiedo: in un Paese come l’Italia, primo in Europa per analfabetismo funzionale, il problema principale sono davvero i “giovani svogliati” o piuttosto un sistema scolastico abbandonato al suo destino?
Mentre altri Paesi investono su insegnanti e cultura, qui siamo ridotti a chiedere l’elemosina per avere contratti stabili e classi umane, non i pollai quotidiani che ci ritroviamo.
Ironico, no?
La scuola, che dovrebbe essere la base per il futuro di tutti, non è mai una priorità.
Si riempiono la bocca con parole come “meritocrazia”, ma intanto chi merita deve accontentarsi del solito balletto di supplenze. Perché stabilizzare chi ha passato un concorso, chi insegna con passione, chi tiene vivo un sistema al collasso, non conviene politicamente.
E in Sardegna?
Nessuno ne vuole parlare neanche la politica istituzionale.
Il Governo ci RIDIMENSIONA…che significa TAGLI di classi, tagli di scuole, paesi interi che rimangono senza la scuola perché gli studenti son troppo pochi.
E come volete combattere lo spopolamento?
Con qualche finanziamento a pioggia per giovani inesistenti?
Io, perciò, oggi SCIOPERO .
SCIOPERO doppiamente anche per la mia Terra che rischia l’estinzione.
SCIOPERO per chi ci crede ancora.
SCIOPERO per una scuola migliore, anche se il paradosso è evidente: chi insegna a pensare non sembra contare niente.
A tutti i colleghi scoraggiati, dico una cosa: non smettete di lottare. Cosa possiamo insegnare ai nostri studenti, se siamo noi i primi ad arrenderci?
Che valore avrebbero le nostre lezioni, se predichiamo il coraggio e poi ci nascondiamo?
Non restiamo in silenzio, altrimenti sarà il mondo a schiacciarci sotto il peso dell’indifferenza.
Questa ingiustizia è fatta per farci arrendere, per farci smettere di credere.
Ma è proprio ora che dobbiamo restare uniti e farci sentire, perché se non lo facciamo noi, chi lo farà?
La scuola siamo noi, e senza di noi, il futuro non esiste.
Ornella Demuru
Insegnante di Lettere
Sardegna