Che cos’è il linguaggio?

Il linguaggio è la capacità umana di comunicare attraverso un sistema strutturato, unico per discretezza, ricorsività e dipendenza dalla struttura.

La linguistica è lo studio scientifico del linguaggio umano, una capacità unica e distintiva della nostra specie. Questa disciplina si occupa di comprendere le proprietà fondamentali del linguaggio umano e di confrontarlo con altri sistemi di comunicazione, come quelli degli animali o i linguaggi artificiali. Tre caratteristiche chiave differenziano il linguaggio umano: la discretezza, la ricorsività e la dipendenza dalla struttura. Questi aspetti lo rendono un fenomeno complesso e affascinante.

1. La linguistica, il linguaggio e i linguaggi

La linguistica viene spesso fraintesa. Molti pensano che il suo scopo sia insegnare “le regole per parlare correttamente”. Tuttavia, questa è una visione normativa, mentre la linguistica è descrittiva: cerca di analizzare e spiegare ciò che le persone realmente dicono, basandosi su metodi scientifici.

La linguistica si distingue anche per il suo approccio scientifico, che include:

  1. La formulazione di ipotesi generali che spiegano una varietà di fenomeni.
  2. L’uso di esperimenti e osservazioni ripetibili per verificare queste ipotesi.

Questa metodologia permette alla linguistica di andare oltre le semplici descrizioni normative e di indagare i meccanismi che governano il linguaggio umano.

Il concetto di linguaggio. Il linguaggio umano è profondamente diverso da altri tipi di “linguaggi”, come quelli usati dagli animali o dai computer. Sebbene tutti questi sistemi siano mezzi di comunicazione, il linguaggio umano si distingue per la sua complessità strutturale e funzionale. Ad esempio:

  • Le api comunicano la posizione del cibo tramite danze, ma questo sistema non è paragonabile al linguaggio umano in termini di varietà e capacità espressiva.
  • I linguaggi artificiali, come quelli informatici, mancano della flessibilità e della dipendenza dalla struttura che caratterizzano le lingue naturali.

2. Caratteristiche fondamentali del linguaggio umano

Il linguaggio umano si distingue per tre caratteristiche principali:

a. Discretezza Il linguaggio umano è composto da unità discrete, come i fonemi, che possono essere combinati in modi diversi per creare significati distinti. Ad esempio, in italiano i suoni [p] e [b] differenziano parole come “patto” e “batto”. Questa distinzione rende il linguaggio umano diverso dai sistemi continui, come la danza delle api, dove le variazioni sono graduali.

b. Ricorsività La ricorsività consente di costruire frasi sempre più complesse, inserendo una frase all’interno di un’altra. Questo meccanismo rende il linguaggio umano potenzialmente infinito nella capacità di espressione. Per esempio:

  1. “Maria mi ha colpito.”
  2. “I ragazzi dicono che Maria mi ha colpito.”
  3. “I vicini credono che i ragazzi dicano che Maria mi ha colpito.”

Non esiste un limite teorico al numero di frasi che possiamo creare usando questo principio.

c. Dipendenza dalla struttura La relazione tra le parole in una frase non si basa solo sulla sequenza lineare, ma su una struttura gerarchica. Per esempio, nella frase italiana “La donna che i ragazzi dicono che mi ha colpito è Maria”, il verbo “ha colpito” si accorda con “donna”, nonostante la presenza di elementi intermedi come “i ragazzi”.

Queste caratteristiche rendono il linguaggio umano un sistema unico e complesso, diverso da qualsiasi altro sistema di comunicazione.

3. Linguaggio e lingue

Il linguaggio è una capacità universale della specie umana, mentre le lingue sono le realizzazioni specifiche di questa capacità. Ogni lingua ha caratteristiche uniche, ma è vincolata da alcune proprietà universali, come la ricorsività e la dipendenza dalla struttura.

Storicamente, il rapporto tra linguaggio e lingue è stato oggetto di dibattito. Ruggero Bacone sosteneva che tutte le lingue condividono una grammatica universale. Questo approccio è stato abbandonato nell’Ottocento, quando si pensava che le lingue potessero differire illimitatamente. Tuttavia, oggi molti linguisti ritengono che le lingue siano diverse, ma all’interno di limiti definiti.

Un esempio di variazione linguistica è l’ordine delle parole:

  • In italiano, l’ordine più comune è Soggetto-Verbo-Oggetto (SVO), come in “Gianni scrisse una lettera”.
  • In giapponese, l’ordine è Soggetto-Oggetto-Verbo (SOV), come in “Gianni la lettera scrisse”.

Queste differenze sono studiate dalla tipologia linguistica, che analizza le similitudini e le differenze tra le lingue.

4. Il linguaggio umano e altri sistemi

Mentre i linguaggi animali e artificiali condividono alcune funzioni con il linguaggio umano, mancano delle sue proprietà distintive. Ad esempio:

  • I linguaggi animali sono limitati a un numero finito di segnali e non presentano ricorsività.
  • I linguaggi artificiali, come quelli informatici, sono progettati per essere semplici e non dipendenti dalla struttura.

Esperimenti con scimmie antropomorfe hanno dimostrato che, sebbene possano sviluppare sistemi di comunicazione complessi, non possiedono le capacità ricorsive del linguaggio umano. Questo conferma che il linguaggio umano è un fenomeno unico e specifico della nostra specie.

5. Universali linguistici e variazioni

Le lingue condividono alcune caratteristiche universali, come la ricorsività e la dipendenza dalla struttura, ma differiscono in altri aspetti, come la fonologia, la morfologia e l’ordine delle parole. Gli universali linguistici sono principi condivisi da tutte le lingue, mentre le variazioni riflettono le specificità culturali e storiche delle comunità linguistiche.

6. La linguistica come scienza

La linguistica è una disciplina scientifica che si basa su metodi rigorosi per analizzare il linguaggio. Essa non è normativa, ma descrittiva: non si occupa di prescrivere come si dovrebbe parlare, ma di comprendere come si parla effettivamente. Ad esempio, mentre la grammatica normativa italiana raccomanda forme come “alla quale ho parlato”, la linguistica analizza perché nel parlato siano comuni espressioni come “che gli ho parlato”.

La linguistica utilizza un linguaggio tecnico preciso e si avvale di esperimenti ripetibili per verificare le sue ipotesi. Questo approccio scientifico permette di esplorare i meccanismi che governano il linguaggio umano e di spiegare fenomeni complessi.

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