Sardegna: contro i disturbi alimentari nasce un modello di cura strutturato

La Sardegna adotta un modello di cura uniforme per i disturbi alimentari con il PDTA regionale, garantendo assistenza strutturata e multidisciplinare in sei mesi.

di Alessandra Todde

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono un’emergenza sanitaria e sociale in costante aumento.

Anoressia, bulimia e altre patologie legate al comportamento alimentare intrecciano aspetti psicologici, familiari e socioculturali e, per troppo tempo, in Sardegna sono state affrontate in modo frammentario, lasciando molte persone e le loro famiglie senza punti di riferimento certi.

Oggi colmiamo questa lacuna: la Sardegna si dota di un modello di cura strutturato, multidisciplinare e uniforme su tutto il territorio.

Durante l’ultima Giunta abbiamo approvato una delibera che istituisce un Percorso Diagnostico Terapeutico e Assistenziale (PDTA) regionale, dando attuazione a un percorso già avviato attraverso il Fondo DNA 2022-23 e il piano di attività biennale sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione che ora trova finalmente attuazione, in alcune sue specifiche parti, attraverso il nostro impulso.

Il PDTA è stato predisposto attraverso un tavolo tecnico di confronto con le aziende sanitarie, le aziende ospedaliero universitarie, l’Arnas Brotzu, le società scientifiche e le associazioni di settore, che hanno supportato la Direzione Generale della Sanità nella definizione del modello di riferimento diagnostico-terapeutico.

Abbiamo scelto di agire con determinazione affinché, entro sei mesi, i servizi previsti dal PDTA siano operativi. Nessuno deve sentirsi solo: questa è una battaglia di civiltà, e la porteremo avanti con la fermezza che merita.

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