di Alessandra Todde
Stamattina abbiamo approvato in Giunta il Piano regionale di sviluppo (Prs) 2024-2029, il documento di programmazione pluriennale che contiene le strategie e linee progettuali attraverso cui intendiamo raggiungere gli obiettivi per lo sviluppo economico, sociale, ambientale prefissati nel nostro programma di governo.
Un importante documento di programmazione che declina le dichiarazioni programmatiche in azioni misurabili che orientano e ispirano l’operato della Giunta e della legislatura, rendendo trasparenti le priorità della nostra amministrazione.
A livello metodologico, abbiamo adottato un approccio basato sulla misurazione degli obiettivi. Per la prima volta, il PRS include indicazioni chiare sugli obiettivi che guidano le politiche da attuare, consentendo la valutazione dei risultati e determinando, di conseguenza, i finanziamenti già assegnati e quelli da assegnare. In questo senso, l’intero PRS si configura come uno strumento dinamico, che viene aggiornato annualmente.
Abbiamo ribaltato il modo di pensare. Inizialmente, sono stati definiti gli obiettivi, per poi sederci a riflettere e progettare le modalità concrete per raggiungerli. Un cambiamento epocale rispetto al passato, quando il Prs veniva considerato un provvedimento “ancillare”. Allora, la programmazione era quasi assente.
Oggi, invece, siamo in grado di definire chiaramente ciò che intendiamo fare, indicando risorse concrete e senza ricorrere alla propaganda.