Alessandra Todde: Un anno di impegno per il cambiamento. Un anno di lotta contro chi vuole conservare

Un anno fa, il 25 febbraio 2024, avete scelto il cambiamento. Avete scelto il #momentodelnoi, la volontà di guardare avanti, di unirci per costruire qualcosa di migliore.

di Alessandra Todde

Un anno fa, il 25 febbraio 2024, avete scelto il cambiamento. Avete scelto il #momentodelnoi, la volontà di guardare avanti, di unirci per costruire qualcosa di migliore. Mettere da parte gli interessi personali e lavorare davvero per il bene comune. Assumersi responsabilità, prendere decisioni coraggiose, dare risposte concrete.

Oggi, un anno dopo, siamo qui con la stessa determinazione, perché il cambiamento si costruisce, non si improvvisa.

In questi mesi abbiamo lavorato senza sosta per riportare al centro le vere priorità dei cittadini, affrontando sfide difficili e difendendo i diritti della nostra terra.

Abbiamo difeso l’autonomia speciale della Sardegna, opponendoci a una legge – l’Autonomia differenziata – che avrebbe sottratto risorse per darle alle regioni più ricche. Abbiamo aperto una vertenza con lo Stato per recuperare 1,7 miliardi di euro, ingiustamente sottratti ai sardi tra il 2010 e il 2024.

Nel frattempo, sono stati sbloccati investimenti fondamentali: 3,7 miliardi di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione per infrastrutture moderne, edilizia scolastica e popolare, strade più sicure e una gestione idrica più efficiente. Dopo oltre dieci anni di immobilismo, è finalmente arrivato il via libera per le bonifiche de La Maddalena, con l’avvio dei cantieri.

Rafforzare l’economia e sostenere il lavoro è stata una delle nostre priorità: 80 milioni di euro per nuove assunzioni e stabilizzazioni, 81 milioni per le imprese, 25 milioni per gli artigiani e altrettanti per il commercio. Ma crescita significa anche giustizia sociale: 48 milioni destinati al REIS e altri 54 per sostenere chi è più in difficoltà.

Abbiamo detto basta alla speculazione energetica, imponendo regole chiare con la legge sulle aree idonee e stanziando 700 milioni di euro per un modello energetico indipendente, basato sulle rinnovabili. Dopo anni di attesa, è stato avviato il percorso per un nuovo Piano energetico regionale, affrontando il nodo del metano e della creazione di una società energetica pubblica.

Sui trasporti, abbiamo ottenuto nuovi voli strutturali su Cagliari, Olbia ed Alghero ed incrementato gli aiuti sociali per migliorare la mobilità aerea. Abbiamo pubblicato il nuovo bando per i collegamenti con le isole minori e riaperto il tavolo al ministero per la continuità delle merci.

Guardando al futuro, abbiamo stanziato 350 milioni per sostenere la candidatura dell’Einstein Telescope, una straordinaria opportunità di sviluppo scientifico e tecnologico per la Sardegna.

Abbiamo rilanciato la programmazione territoriale con 140 milioni per infrastrutture e servizi a favore delle comunità locali e abbiamo incrementato di 80 milioni il fondo unico dei comuni.

La sanità è una priorità. In un anno, 170 delibere hanno posto le basi per la ripartenza. Stiamo lavorando per ridurre le liste d’attesa, migliorare il CUP e la distribuzione dei farmaci. Sono stati aumentati i fondi per le borse di studio dei medici di base e prorogata la possibilità per i pensionati di lavorare nei territori più isolati, per garantire assistenza a chi ne ha più bisogno. In queste ore, inizieremo in Consiglio Regionale la discussione sulla riorganizzazione sanitaria, un altro tassello importante.

L’emergenza idrica ci ha messo alla prova, ma abbiamo dato risorse e soluzioni ai territori, rivoluzionando la gestione di Abbanoa per renderla più vicina ai cittadini e difendere il principio dell’acqua pubblica.

Lo stesso impegno è stato messo sulle infrastrutture: cantieri fermi da anni sono stati sbloccati, dalla Sassari-Alghero alla SS 131, fino alla SS 125 San Priamo-Tertenia. Dopo anni di attese, il lotto quattro della Sassari-Olbia è stato completato in soli sette mesi e la SP Monte Pino è finalmente ripartita.

Inoltre, abbiamo investito sull’edilizia popolare pubblicando una procedura di evidenza pubblica per 120 milioni e investito 35 milioni sulla rigenerazione urbana dei nostri comuni.

La scuola è il futuro della Sardegna e per questo ci siamo opposti ai tagli del dimensionamento scolastico, dimostrando che esistono alternative. Per la prima volta, sono stati finanziati tutti gli idonei alle borse di studio universitarie e 54 milioni di euro sono stati investiti in impianti e strutture sportive, perché il diritto allo studio e allo sport deve essere garantito a tutti.

Abbiamo ridato centralità ai tavoli agricoli (tavolo verde, lingua blu, comparto ittico) e lavorato per accelerare i pagamenti da parte delle agenzie. Sono stati sbloccati anche i pagamenti Pac per le aziende agro-zootecniche.

Tanto è stato fatto, ma sappiamo che non basta, anzi sembra poco davanti ai bisogni della nostra isola. Il lavoro continua, con la stessa determinazione, con lo stesso senso di responsabilità, con la stessa voglia di costruire un futuro migliore.

Avanti, insieme.

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