Sardegna e Corsica: un arcipelago che non si può nominare
Sardegna e Corsica – separate da un budello d’acqua di appena 11 chilometri – vengono considerate due entità completamente distinte, senza nessuna relazione geografica, storica o culturale.
Sardegna e Corsica – separate da un budello d’acqua di appena 11 chilometri – vengono considerate due entità completamente distinte, senza nessuna relazione geografica, storica o culturale.
Delineato con scrupolo e pazienza, il protagonista di questo, per ora, ultimo romanzo postumo di Guido Morselli, riassume molto bene quelli che sono i caratteri di certo comunismo, oggi forse passato un po’ di moda.
Si intitolava «Uonna». È un progetto inedito di Guido Morselli in cui si immagina un mondo in cui sono annullate le differenze sessuali. Lo scrisse alla vigilia del suicidio. Una storia che ricorda in modo inquietante la «Fonte suprema» di San Diego
Nel luglio del 1974 usciva «Roma senza papa» primo romanzo pubblicato dell’autore morto suicida un anno prima. Una vita schiva e appartata e un percorso letterario segnato da incomprensioni e da continui rifiuti da parte degli editori.
L’intero romanzo è un universo concentrico che ruota attorno alla figura di un’ossessa. Emma Rouault, malamente maritata Bovary col mediocre medico di campagna Charles, appare fin dalla sua entrée come una creatura che scalpita, una che sta ansiosamente cercando qualcosa, e si sta cercando.
Dalla sconfitta alla guerra santa. La conquista di Gerusalemme da parte dei Crociati nel 1099 aprì una profonda ferita nel mondo islamico.
Quinn ha il merito di aver promosso la “più grande campagna sui social media della storia”, raccogliendo più di $ 220 milioni per la ricerca sulla SLA
La Lombardia è stata travolta dalla pandemia, in parte a causa di un programma di privatizzazione medica mal eseguito.
Si tratta di terapia? Queste nuove pratiche richiedono uno slancio nuovo del pensiero
I pensatori scendono in campo in nome di antiche vocazioni garantite dal nome di Socrate
Non ci si può più appigliare alla ciambella del vecchio umanismo
Dobbiamo prendere atto del nostro analfabetismo in materia di “anima”
Gli aiutanti di Kafka sono esseri inefficaci e sfuggenti, messaggeri senza messaggio, figure dell’incompiuto. Ricordano i gandharva indiani, metà angeli e metà demoni, eterni studenti incapaci di realizzare qualcosa. Presenti…
Introduzione di Vincenzo Mantovani alla versione italiana Mondadori del romanzo di Kurt Vonnegut Jr. “Mattatoio N.5”
Dobbiamo reinventare il social network o trovare un modo per sopravvivere al suo dominio.
Enrico Montesano è critico sulla gestione della pandemia: «Non sono un negazionista, il morbo esiste eccome. Ma non è giusto terrorizzare la popolazione. La paura non è una buona compagna perché abbassa le difese immunitarie. E questo Dpcm confligge con la legge»
Speciale del Guerin Sportivo dedicato alla finale della Coppa Intercontinentale disputata a Tokyo l’8 dicembre 1995 tra la Juventus e l’Argentinos Jr. La Juventus vinse il trofeo ai calci di rigore.
Quasi tutte le politiche populiste si disintegrano al contatto con la realtà. Forse alla maggior parte degli elettori populisti non interessa.
Come poté un insignificante centro abitato sulle rive del Tevere trasformarsi in un formidabile impero che inglobava le terre intorno al Mediterraneo e buona parte dell’Europa occidentale? Andiamo alla scoperta dei segreti della sua straordinaria espansione
L’uomo che raggiunge la luna e ci cammina sopra è indubbiamente un grande fatto storico. Come mai non interessa realmente quasi nessuno? Come mai è divenuto un oggetto quasi esteriore di semplice curiosità e di bisogno di essere pari con l’informazione?
La retata nazista nel Ghetto di Roma, una mattina che si concluse con la deportazione di oltre mille ebrei: questo fu il 16 ottobre 1943, e questo è ciò che racconta Giacomo Debenedetti. Pagine brucianti dove a parlare è un coro sgomento e terribile da cui si staccano, solo per infinitesimi istanti, le voci dei protagonisti, subito sommerse e per sempre perdute.
Il brano che segue è tratto da «16 ottobre 1943» di Giacomo Debenedetti, Einaudi. Il libro racconta la retata nazista nel Ghetto di Roma che si concluse con la deportazione di oltre mille ebrei, uomini, donne, bambini.
“Per tutto quel periodo non ho fatto che sognare le scarpe. Come ottenerle? Che fare per procurarmele?”. Sessantanni fa finiva la seconda guerra mondiale. Il ricordo di Ryszard Kapuscinski
Nei mattatoi degli Stati Uniti la produzione non si ferma mai. Inchiesta sul lavoro più pericoloso d’America
Introduzione alla versione italiana del romanzo “Furore” (The Grapes of Wrath) di John Steinbeck, pubblicato da Bompiani nel 1940
Ore 5,30: a Roma inizia la razzia di ebrei. Deportati in 1022, solo 17 torneranno
“Brutta luce, brutta composizione: brutta foto. Scattai una volta sola, il ragazzo cadde a terra schizzando sangue dappertutto, mi voltai dall’altra parte”. Cosi il fotografo di guerra Eddie Adams, dell’Associated Press, parla della sua immagine più famosa, che gli valse il premio Pulitzer. Vi è ritratto il capo della polizia del Vietnam del Sud, il generale Nguyễn Ngọc Loan, mentre, nel 1968 a Saigon, spara alla testa a un prigioniero Vietcong. Eppure quella foto ha cambiato il destino della guerra in Vietnam.
Giuseppe Prezzolini traccia un breve ma incisivo ritratto del poeta Giuseppe Ungaretti all’indomani della sua morte
Per l’odierna cultura italiana, questo libro del Russell contiene soprattutto due preziose indicazioni: anzitutto quella che viene dalla costruzione di una sociologia che, se rivendica per sé il rigoroso carattere di scienza, non si presenta tuttavia indipendente ed acefala rispetto a una visione generale della vita; quella che deriva poi da un liberalismo che è tanto più forte ed aperto quanto più è consapevole di non essere il portato “naturale” e necessario della storia o della realtà.
Dal 1831 al 1860 i rivoluzionari italiani tentarono una serie di insurrezioni spedizioni militari nella convinzione di suscitare una guerra di popolo: per lo più quei tentativi furono male organizzati e spesso si conclusero in tragedia; a volte ebbero invece un clamoroso successo che superò qualunque logica. Ma la tradizione rivoluzionaria dell’Ottocento, nei suoi aspetti teorici come in quelli militari, è inspiegabile al di fuori del pensiero romantico e di alcuni miti che dominarono l’azione di quei rivoluzionari.
Uno sconvolgente dossier-verità sulla rivoluzione culturale, sul mito del maoismo e sulle illusioni di una generazione
Caio Giulio Cesare raccontato da Indro Montanelli nel fascicolo numero 1 della collana “I Protagonisti”, pubblicata a puntate dal quotidiano Il Giornale nel 1993
Per il nuovo capitalismo, che si creda in Dio, nella Patria o nella Famiglia, è indifferente. Esso ha infatti creato il suo nuovo mito autonomo: il Benessere. E il suo tipo umano non è l’uomo religioso o il galantuomo, ma il consumatore felice d’esser tale.