L’Ucraina attacca il gasdotto Druzhba, l’Ungheria si infuria: “Minaccia alla nostra sovranità”
L’Ungheria ha criticato Kiev per aver colpito un’infrastruttura energetica critica dopo un recente attacco con droni all’oleodotto Druzhba.
L’Ungheria ha criticato Kiev per aver colpito un’infrastruttura energetica critica dopo un recente attacco con droni all’oleodotto Druzhba.
L’unico politico attualmente in circolazione che in questo momento sta seguendo la direzione più logica e corretta con un atteggiamento netto e determinato nei confronti di questa Europa corrotta e guerrafondaia è Giuseppe Conte.
Una serie di insulti in russo e in italiano in diretta tv: così l’anchorman Vladimir Solovyev ha attaccato la vicepresidente del Parlamento Ue Pina Picierno
La Corte dei Conti ha attestato l’assoluta regolarità della rendicontazione delle spese per la campagna elettorale per l’elezione del Presidente della Regione Sardegna, non solo per il M5S, ma anche per il comitato elettorale.
Un governo di fallimenti: premierato e autonomia falliti, sanità a pezzi, tasse e prezzi alle stelle, magistrati attaccati e legalità a brandelli.
L’esercito dell’Unione europea sarebbe un fallimento per quattro ragioni principali.
È vero, siamo in pericolo, qualcuno minaccia la nostra libertà, la nostra sicurezza, e ci ha dichiarato guerra. Ma si tratta dei “nostri”.
Ottana: dopo la denuncia, stop al cantiere del mega parco fotovoltaico. Dubbi su terreni inquinati e nessuna bonifica, mentre la Regione resta in silenzio.
Zelensky stanotte ha lanciato un massiccio attacco di droni direttamente su Mosca. Solo un cretino può fare una cose del genere mentre c’è un dialogo aperto e mentre ha perso irrimediabilmente tutto ciò che c’era da perdere.
La politica ripete vecchie soluzioni inutili: burocrazia e tasse soffocano imprese e lavoratori. Senza riforme vere, il declino economico è inevitabile.
Scontro tra Mauro Pili e l’editore dell’Unione Sarda dopo il suo attacco alla speculazione energetica. Ferie “diplomatiche”, tensioni editoriali e calo di vendite.
Che nessuno parli mai più di “intellettuali”, gli schifosi amplificatori delle più allucinanti propagande, funzionali a se stessi perché schiavi del Potere che sostengono caricandolo a parole inique e violentissime.
Ormai è un classico: i giornaloni scrivono oggi ciò che il Fatto scriveva uno, due, tre anni fa.
Esempio di oggi. Notizia in evidenza su quasi tutte le testate allineate con le politiche pro-belliche: “il partito di Putin regala dei tritacarne alle madri di soldati uccisi in Ucraina”.
L’opinione pubblica occidentale sembra preda di un declino cognitivo simile a quello pre-1914: menzogne, irrazionalità e cupio dissolvi prevalgono sulla lucidità.
L’Europa si disgrega mentre NATO vacilla e l’UE, priva di strategia, si aggrappa alla guerra per giustificare il riarmo. Trump tratta con Mosca, l’Europa resta irrilevante.
Il conduttore di Last Week Tonight, John Oliver, analizza la campagna di Trump per la “più grande operazione di deportazione” e le condizioni pericolose dei centri di detenzione per immigrati.
Dopo la promessa del presidente USA di prendersi l’isola artica, le voci a favore dell’indipendenza si fanno più forti, ma c’è chi vuole trattare con Washington.
Il miliardario, oggi consigliere di Trump, è cresciuto durante il crollo del dominio bianco, frequentando prima una scuola riservata ai bianchi e poi un istituto più liberale.
Il desiderio di indipendenza dalla Danimarca cresce, mentre la maggior parte dei groenlandesi respinge le proposte statunitensi di acquisire l’isola di ghiaccio.
Centinaia di persone sono state uccise e i residenti delle province costiere della Siria hanno paura di uscire di casa.
Gli Stati Uniti stanno ricalibrando la propria posizione, ma in un modo che il mondo non si aspettava.
Le élite fuori controllo del blocco non sanno risolvere problemi, quindi continuano a crearne di nuovi
Tre anni di ostilità hanno reso Kiev più dipendente dall’Occidente che mai.
Il presidente degli Stati Uniti avrebbe insistito affinché il leader ucraino indice nuove elezioni e, possibilmente, lasci l’incarico.
Il fermo critico della NATO è stato nuovamente escluso dalla corsa alla carica più alta del paese.
La prima volta che incontrai Conte lui era a Bruxelles per convincerci di votare a favore di Von Der Leyen, ma io gli dissi che noi eravamo stati votati per essere contro questa gente.
INTERVISTA AL CORRIERE DELLA SERA Giuseppe Conte, presidente M5S, lei si oppone al piano di riarmo europeo. Ma non è una direzione inevitabile nel quadro di un progressivo disimpegno degli…
L’esercito UE bloccato a Tor Marancia per 23 migranti, mentre la burocrazia si inceppa tra litigi surreali e manovre folli. Intanto Putin avanza.
Sembra ieri che senza l’Ucraina la NATO non potesse più esistere, che la Georgia fosse un pezzo imprescindibile della sicurezza atlantica, che senza questi due paesi saremmo stati spacciati.