Se alimentare una guerra anziché provare a favorire un accordo vi ha portato nel baratro, qual è la ricetta per risalire la china? Ancora più armi, ancora più guerra, ovviamente!
Se credervi gli unici detentori della verità vi ha portato sull’orlo del delirio di onnipotenza mentre tutto il resto del mondo vi isolava e scaricava, come se ne esce? Ancora più arroganza, ancora più cieca presunzione di poter asfaltare le ragioni altrui senza necessità di alcun dialogo o confronto!
Se pensarvi come gli unici depositari del concetto di democrazia liberale – paradossalmente dopo avere preso per decenni ogni decisione al di sopra dei popoli, avere svuotato di significato le assemblee legislative nazionali e avere imposto macelleria sociale ai governi – vi ha gettati in preda al peggiore fanatismo bellicista, qual è la vostra risposta? Ancora più guerra, ancora più fanatismo, ancora più sangue!
Se la vostra “Unione Europea” si è dimostrata nient’altro che un carrozzone tecnocratico che ha tolto sovranità ai popoli, per spostare i centri decisionali su un piano più opaco e distante, per prendere ordini dalla finanza e massacrare i popoli, ma allo stesso tempo diventare irrilevanti e inconsistenti nello scacchiere geopolitico, cosa volete proporci oggi? Ancora più Unione Europea, ancora più cessione di sovranità, ancora più deleghe in bianco a voi!
Se le vostre politiche di austerità imposte da trattati demenziali hanno azzerato la spesa pubblica, distrutto la domanda interna, impoverito i popoli, cancellato decenni di lotte per i diritti sociali, qual è la vostra risposta? Un trattato ancora più demenziale e ancora più austerity, che impedisce di costruire ospedali, strade e scuole, ma che sarà possibile sospendere per spianare la strada alla produzione di missili e bombe!
Siete incommentabili, siete la vergogna della civiltà occidentale che pretendete di difendere, anzi siete la testimonianza più concreta della deriva dei suoi valori, del suo fallimento. E se i popoli vi lasceranno fare senza fermarvi, si saranno meritati di essere rappresentati da gente come voi.
Francesco Forciniti