Gli USA provano a corrompere Maduro con l’amnistia per mettere le mani sulle risorse venezuelane

Interferenza degli Stati Uniti in Venezuela: offerta di amnistia per rubare le risorse naturali.

Gli Stati Uniti offrono amnistia a Maduro in cambio della sua rinuncia al potere, promettendo di annullare alcune accuse di traffico di droga. Questo tentativo degli USA di decidere chi debba governare in Venezuela sembra motivato dalle enormi risorse petrolifere e minerarie del Paese. Nonostante gli sforzi americani, Maduro rimane al potere, e le accuse di brogli elettorali da parte dell’opposizione venezuelana restano infondate, mentre i media mainstream continuano a sostenere la narrativa delle elezioni truccate.

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di Giuseppe Salamone

Gli Stati Uniti hanno offerto l’amnistia a Maduro: se lascia il potere gli verranno abbuonate alcune accuse del Dipartimento di Stato. Era stato incriminato per alcuni reati tra cui il traffico di droga e nel 2020 posto una taglia sulla sua testa, da corrispondere a chi lo avrebbe fatto arrestare. Ora qualcuno mi dovrebbe spiegare perché gli Usa dovrebbero decidere chi debba o non debba stare al potere in un paese.

Quale autorità gli dà il diritto di decidere e interferire in altri Paesi? Forse la risposta è qui: il Venezuela ha la riserva di petrolio più grande del mondo e di gas più grande del Sudamerica, 303 miliardi di barili petrolio e oltre 5 miliardi di piedi cubi di gas naturale. Inoltre Il territorio del Venezuela è ricchissimo di oro, diamanti, coltan e risorse minerarie di ogni genere. Gli Usa le hanno provate tutte per mettere le mani sul petrolio Venezuelano ma non ci sono riusciti.

Il New York Times nei primi giorni di marzo del 2022 scriveva così: “La visita Usa a Caracas per trattare col nemico Maduro: Biden vuole isolare Putin e sostituire il petrolio russo con quello venezuelano.” In quell’occasione gli Usa avevano riallacciato i rapporti diplomatici con il Venezuela, riabilitato Maduro e quasi quasi fatto passare come un grande Presidente perché gli era comodo in ottica anti Russa. Ma gli è andata malissimo semplicemente perché il Sudamerica non è più il loro cortile e 3/4 di mondo si è rotto i coglioni della loro arroganza!

Con Maduro al potere su queste riserve i “democratici” di Washington non sono riusciti in passato e non riusciranno nemmeno in futuro a metterci le mani. Però mi raccomando, raccontatemi ancora che gli imperialisti siano Putin, Xi Jinping eccetera eccetera e che gli Usa siano la democrazia da prendere a modello. Quella che rispetta l’autodeterminazione dei popoli, il diritto internazionale e agisce secondo quanto dettano le regole dell’organizzazione mondiale del commercio.

A proposito, l’opposizione Venezuelana che grida ai brogli elettorali a oggi non è riuscita a presentare ufficialmente una sola prova delle elezioni truccate. Addirittura Edmundo González Urrutia, autoproclamatosi presidente e sostenuto dagli Stati Uniti d’America esattamente come fatto in passato con l’altro fantoccio Guaidó, non si è nemmeno presentato all’udienza della Camera Elettorale della Corte Suprema di Giustizia nonostante avesse ricevuto invito formale, mentre i partiti che lo sostenevano hanno presentato ZERO prove e ZERO documenti a sostegno della loro tesi di brogli elettorali.

Però per il Tg1, TG5, Corriere, Repubblica, Stampa, Foglio e compagnia le elezioni sono truccate. Come, ancora, non ci è dato sapere. Andate a cagare va…

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