Trumpazzo

Prepotenza, arroganza, sopraffazione contro qualche capo espiatorio. Egoismo che si fa politica che si fa sistema. Un capo supremo, dei gerarchi leccapiedi attorno e delle masse imbesuite di propaganda sotto ai balconi oggi social.

di Tommaso Merlo

Dopo quattro anni di panchina, l’ego tossico di Trump è rientrato in campo a bomba. Gli son bastate due settimane per trascinare il mondo nel caos e gli Stati Uniti nel panico. Roba da ricovero coatto anche se negli Stati Uniti la fine che fanno i presidenti che danno troppo fastidio è tradizionalmente un’altra. Da quelle parti girano armati anche cani e gatti del resto mentre rabbia sociale e disturbi mentali sono ai massimi storici e le pastigliette costano un botto. Roba da pazzi.

Il turbocapitalismo imperialista americano finito nelle mani di un narcisista patologico di quasi ottant’anni che si crede pure Mussolini. Egocentrismo, demenza senile e fascistume. Un cocktail micidiale. Trump continua a scorreggiare decreti esecutivi a raffica, come se potesse decidere tutto lui. Calpestando parlamento e istituzioni e storia democratica con la stessa flemma con cui gioca a golf. Non ha ancora finito il trasloco ed ordina e si rimangia guerre commerciali come se fossero gli hamburger di plastica di cui è ghiotto.

Molti elettori del trumpazzo già ammainano le bandiere MAGA e si scusano sui social beccandosi in cambio caterve di insulti. Chi fosse del resto il palazzinaro newyorkese si sapeva fin troppo bene, quello che ha sorpreso un po’ tutti è la furia. Si crede Mussolini al picco. Già, il fascismo è tornato anche se in forme nuove, più soft e consone ai tempi. A dimostrazione di come il fascismo non sia un’idea politica, ma una predisposizione d’animo.

Prepotenza, arroganza, sopraffazione contro qualche capo espiatorio. Egoismo che si fa politica che si fa sistema. Un capo supremo, dei gerarchi leccapiedi attorno e delle masse imbesuite di propaganda sotto ai balconi oggi social. E a dimostrazione di come la seconda guerra mondiale non sia servita come del resto nessuna guerra. Il fascismo è tornato nel cuore della superpotenza americana, i nostri liberatori, i leader del mondo democratico. Neofascismo in salsa capitalista.

Comanda chi ha le tasche piene di soldi e non chi ha il cuore pieno di idee e di valori. Oligarchi che hanno convinto le masse che i colpevoli dei loro problemi sono quei quattro poveracci costretti ad emigrare per sopravvivere e non invece loro, i ricconi che si son presi tutti i soldi e tutto il potere. Un manicomio.

Anche le opposizioni sono disorientate. Biden ha entrambi i piedi nella fossa mentre i tromboni perbenisti woke non sanno se ridere o se piangere e nel dubbio non si schiodano dalle poltrone. Come da noi. Tutti in attesa del punto di rottura, di quando la minaccia nera globale costringerà le ammuffite tecnocrazie a rivoluzionarsi dando vita ad un fronte democratico di opposizione espressione dalla nuova società civile anch’essa globale.

Quella di Trump e Musk non è democrazia. E quello statunitense non è capitalismo accettabile e sostenibile. E non c’è tempo da perdere. I Marines si stanno preparando per sbarcare a Panama mentre i pinguini della Groenlandia si stanno riarmando fino ai denti. Gaza diventerà un resort turistico per garantire ai sionisti un meritato riposo mentre la serafica leadership cinese durerà per secoli a venire.

Pare addirittura che la Russia abbia vinto al guerra in Ucraina e detti le condizioni. Roba da non credere. Qualcuno comincia a temere che le chiappe bianche siano alla vigilia di un karma coloniale epocale. Coi nativi americani del sud e del nord che si riprenderanno le loro terre e con esse una interpretazione dell’esistenza molto più saggia.

Ma la minoranza bianca non verrà rilegata in riserve a mangiare cibo spazzatura e scrollare i bei tempi che furono, ma integrata civilmente ed aiutata ad evolvere. Un destino simile al Vecchio Continente dove i bianchi non si riproducono più e varranno rimpiazzati dai migranti che si ostinano a sbarcare in cerca di futuro.

Ma anche da noi la minoranza bianca non ha nulla da temere, verrà trattata con umanità ed integrata nella nuova società multiculturale globale. Verrà aiutata ad alzare la testa in modo da vedere oltre il proprio orticello e sbarazzarsi per sempre di deleteri rigurgiti come quello fascista. Sta già succedendo, è solo questione di tempo. E come ogni passo storico, ci fortificherà.

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