Sul futuro della difesa comune europea

Non so se alcuni di voi hanno letto la "Proposta di risoluzione comune sul libro bianco sul futuro della difesa comune europea" approvata dal parlamento europeo. Il testo è facilmente...

Non so se alcuni di voi hanno letto la “Proposta di risoluzione comune sul libro bianco sul futuro della difesa comune europea” approvata dal parlamento europeo. Il testo è facilmente reperibile sul sito dello stesso parlamento UE.

Ad ogni modo, e sorvolando sull’insistenza con la quale vengono riproposti in continuazione gli osceni termini “resilienza” e “resiliente” di draghiana memoria (non a caso, lo stesso Draghi è citato a più riprese), mi pare doveroso mettere in evidenza alcuni punti.

1) La Cina viene descritta a tutti gli effetti come un avversario (se non nemico) diretto dell’UE che deve essere contenuto su tutti i fronti: economico, politico e militare. Esattamente ciò che vuole Washington.

2) L’UE si lamenta dell’instabilità in Libia. Mi domando chi abbia provocato l’instabilità in Libia.

3) Si afferma che l’Ucraina combatte in difesa dei valori europei. Evidentemente i valori europei sono quelli dei “lettori di Kant”.

4) Si dichiara che l’UE deve rinforzare i confini con la Russia e rappresentare un muro di opposizione contro di essa. La separazione tra il potenziale economico-industriale europeo e quello energetico russo, di fatto, era l’obiettivo che le ultime tre amministrazioni nordamericane si erano prefissate con la destabilizzazione dell’Ucraina a partire dal 2014.

5) Si auspica maggiore cooperazione tra la futura UE “iperarmata” e la NATO. Va da sé che ogni farneticazione su riarmo ed aumento spesa militare senza sovranità militare reale – e quando gli Stati europei rimangono militarmente occupati da una potenza extra-continentale – non hanno alcun senso e sono prive di fondamento.

6) Si invita/impone agli Stati membri di destinare lo 0,25 del proprio PIL al sostegno militare di Kiev. Pura follia.

L’UE poteva porre fine a questa guerra dopo pochi giorni (in teoria, non sarebbe neanche dovuta iniziare). Tuttavia, ha scelto (suicidandosi) di seguire le follie belliciste del Regno Unito ed i piani dell’amministrazione Biden che nella distruzione dell’economia europea ha visto bene di dare slancio alla reindustrializzazione USA. La linea politica dell’UE è miseramente fallita su tutto e mi domando onestamente come, dopo un fallimento storico senza precedenti (contornato di menzogne), una von der Leyen possa ancora ricoprire ruoli di potere. Curioso anche il fatto che, mentre cercano di mettere i bastoni tra le ruote ai piani trumpisti, stanno facendo proprio ciò che la nuova amministrazione USA vuole da loro: mantenere inalterata la rottura Russia-Europa.

Daniele Perra

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