di Lorenzo Tosa
Poco fa alla Camera è andato in scena uno spettacolo surreale.
Per oltre un’ora l’opposizione ha attaccato frontalmente la ministra del Turismo Santanchè durante la discussione della mozione di sfiducia del Movimento 5 Stelle nei suoi confronti, mettendo a nudo tutta l’ipocrisia e l’imbarazzante condotta della ministra e del governo.
Il tutto senza che nessuno della maggioranza o del governo – NESSUNO – prendesse le sue difese. Silenzio assenso.
Non solo.
Forza Italia e Lega non si sono nemmeno degnati di presentarsi, lasciando l’aula deserta.
Fuggono, scappano sempre, come Meloni su Almasri.
Poi, magicamente, ricompariranno al momento del voto per salvarle la poltrona e, soprattutto, salvare la loro di poltrona, quella a cui sono imbullonati.
Potrete salvare tutte le Santanchè e tutti i ministri che volete, ma avete ormai perso da un pezzo la faccia.
* * *
Siamo alla Camera. Qualche ora fa.
Si discute della mozione di sfiducia nei confronti della ministra Daniela Briatore.
Tutti uniti per difenderla? No.
Non solo nessuno dei suoi amici di maggioranza è intervenuto per difenderla, ma di fatto non si sono proprio presentati in Aula.
Non scherzo. Deputati della Lega presenti: zero.
Deputati di Fratelli d’Italia, ex alleanza nazionale, partito originario della Daniela: zero.
E quelli di fratelli di Silvio. Più magnanimi: soltanto tredici.
Praticamente se ne sono sbattuti i coyotes.
Un’umiliazione planetaria senza precedenti. Hanno trascorso mesi a negare, minimizzare, insabbiare, infangare Report e Il Fatto Quotidiano. Ma quando arriva il momento di metterci la faccia, scappano tutti a gambe levate.
E la Santanchè? Niente, è rimasta lì, abbandonata dai suoi, aggrappata a un incarico che perfino la sua maggioranza non vuole più difendere apertamente per manifesta fragilità della ragionevolezza. Il dubbio ormai non c’è più.
Eccolo il governo dei patrioti. Che si nasconde quando il gioco si fa duro, con una ministra che si aggrappa alla poltrona pur sapendo di essere moralmente, se non ancora legalmente, colpevole.
Una farsa indegna, ma al contempo degna di questi politicanti e di coloro che li sostengono.
Eh già, perché al momento della votazione i deputati sono rientrati e l’hanno salvata dalla sfiducia.
Ridicoli.