Rigurgiti del potere in Sardegna. Quello massonico-salviniano-sardista

Poteri massonico-sardisti riemergono: Solinas verso i porti con l’appoggio dei media locali. Todde nel mirino di manovre destabilizzanti in un quadro torbido.

di Mario Guerrini

Rigurgiti del potere. Quello massonico-salviniano-sardista. Che per 5 anni ha infangato la Sardegna. Facendola precipitare nella peggiore carambola politico-giudiziaria. Quel sistema, con tracce di modelli persino mafiosi, sta ritrovando vigore. Proprio in quegli strumenti che sono il cardine della filosofia delle logge e degli affari. Cioè i gruppi editoriali. L’Unione, si sa, da che parte sta. E non sorprende. La stessa Nuova Sardegna si pone su questa scia. E promuove la sponsorizzazione di Christian Solinas alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale. Poltrona ultra comoda. Con campi di interessi economici di primo piano. E lautamente retribuita.

La Nuova è ancora legatissima all’ex Governatore e ai suoi fedelissimi. Il Rettore inquisito Gavino Mariotti, lo stesso ex consigliere regionale sardista Giovanni Satta (altro inquisito) e il giornalista del Consiglio Regionale Antonio Moro (Presidente Psd’Az). A supportare il tema, il quotidiano sassarese dedica stamane in prima addirittura la vignetta di Gef Sanna. A significare che l’argomento è espressione di una strategia di vertice. E non una estemporaneità. Mentre Solinas, segretario nazionale Psd’Az, trova nuova linfa collaborativa nell’on. Maninchedda. Che improvvisamente manifesta il suo ritrovato amore verso l’unione Sarda di Sergio Zuncheddu. Uno scenario politico intriso di avversione nei confronti di Alessandra Todde. Vero bersaglio delle manovre destabilizzanti. Rinvigorite dalla buccia di banana della minacciata decadenza nella quale e scivolata la Governatrice.

IL MIO OSSERVATORIO (6015)

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