Priamo Bocchi, un altro valido rappresentante del piattume culturale di FdI

Che Meloni, donna, madre, cristiana, si circondi di persone del genere è un fatto ormai acclarato.

di Salvatore Granata

Il vincitore di oggi è lui. Il signore in foto.

Priamo Bocchi, consigliere regionale emiliano in forza a Fratelli di La Russa.

Vincitore per distacco nella galassia infinita delle balle da distrazione di massa della destra odierna. Lollobrigida a confronto è un principiante.

E perché? Perché intervenendo in Assemblea legislativa nell’ambito della discussione sulla risoluzione per impegnare la giunta ad aderire alla campagna Safe place for women, ha esordito con una perla degna del più alticcio tra i visogoti e secondo solo al capo tribù degli alani, il mitico Gircone.

Seguite il suo ragionamento:

“Oggi se andassimo ad analizzare il movente, o comunque una spiegazione sociologica, antropologica di tanti episodi di violenza dentro o fuori le mura domestiche, è proprio forse riconducibile e al fatto che l’uomo ha perso un po’ di virilità. Si è devirilizzato, è troppo dipendente nella relazione dalla donna e laddove la donna lo respinge o lo allontana va in tilt”.

Avete capito bene: per lui, il problema non è la violenza maschile, ma che gli uomini, poverini, non si sentono abbastanza “virili”. E dunque danno fuoco alle donne, le strangolano, le fanno a pezzi, le massacrano di coltellate.

Non fa una piega. Genio.

Aspettate. E no, mica Priamo ha terminato nella sua cavalcata emozionante verso l’eternità filosofica.

Nel presentare alcuni emendamenti, infatti, tra cui uno per chiedere di eliminare il termine “femminicidio” dal testo della risoluzione, è andato oltre, ha varcato la soglia della decenza etica, spiegando nel merito che “non possiamo pensare di introdurre un termine che in ambito di giuridico andrebbe a ledere il principio di universalità che attiene alle leggi”, ha sostenuto il Bocchi nel suo intervento.

Per poi addirittura parlare di “atteggiamento un po’ ostile” da parte della consigliera di Avs Simona Larghetti, autrice a suo dire di un “contributo che non agevola i rapporti con l’uomo. Il dibattito di oggi non fa altro che creare e di alimentare ancora di più quel solco di odio, diffidenza, sospetti, di conflitto che c’è oggi tra l’uomo e la donna”.

L’atteggiamento ostile sarebbe quello di parlare della violenza sulle donne.

Ora.

Che Meloni, donna, madre, cristiana, si circondi di persone del genere è un fatto ormai acclarato. Fuffa e propaganda che alla fine di dissolvono in un potente patriarcato in pieno stile ostrogoto.

Senza parlare della logica del discorso del Bocchi: inarrivabile nemmeno per studiosi del calibro di Eco, Bruno Giordano o Arthur Schopenhauer.

Dichiarazioni, quelle del genio contemporaneo di fratelli di Donzelli, che rappresentano un giustificazionismo molto pericoloso, che va abbandonato, messo da parte, superato, che sta dentro a un retaggio culturale che dobbiamo fare in modo di scardinare.

Perché questi sono arretrati e ignoranti come la sete nel deserto.

Ma chi li vota è peggio. Molto peggio.

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