Meloni predica rigore ma evita il confronto quando tocca a lei

Meloni, un tempo furiosa contro Conte per accuse infondate, ora evita il Parlamento su questioni ben più gravi. Pretende dagli altri ciò che nega a sé stessa.

di Giancarlo Selmi

Chissà se la donna, madre e cristiana si è rivista in quel video che la mostrava, in piena trance da opposizione urlata, invitando Conte a riferire in Parlamento, a metterci la faccia come lei ama dire, su una scorta che non era mai stata usata impropriamente. Un fatto mai avvenuto ma denunciato, nella peggiore tradizione della peggior destra, quella che lei rappresenta, dal suo partito con un esposto. O meglio dai suoi scagnozzi, mandati in giro per Roma, e non solo, allo scopo di segnalare qualunque cosa facesse Giuseppe Conte.

Perché è questo il livello di questi garantisti un tanto al chilo. Questo è il modus operandi di chi vuole attendere la condanna definitiva per la Santadechè, però attacca a suon di richiesta di manette gli avversari politici. Questa la cultura di chi chiama “infami” molti altri, molto spesso e per molto meno. Bene, se si è rivista in quel video non ha provato nessuna vergogna? Lei che per fatti molto più gravi in Parlamento non ci è andata, lei che la faccia non ce l’ha messa, ma ha delegato al posto suo due ministri (sono sembrati più Ric e Gian che due ministri) i quali, nell’ilarità generale, hanno dichiarato cose opposte uno dall’altro?

Non è in discussione la coerenza, ha dimostrato ampiamente di non averne, è in discussione il rispetto per gli italiani, inclusi, a prescindere dal tifo, quelli che l’hanno votata. È in discussione cosa lei pensi di un popolo che dovrebbe rappresentare. È in discussione il rispetto per l’istituzione chiamata Parlamento. Perché mettersi dietro un fondo azzurro con due bandierine italiane e fare un video per i social, peraltro dicendo cose non esattamente vere e senza contraddittorio, non è la stessa cosa che andare a riferire in Parlamento per cose fatte e di cui si ha la responsabilità.

No, cara presidente, non è la stessa cosa. Non lo è affatto. E lei lo sapeva quando fece girare quel video. Oggi pare che lo abbia dimenticato. O forse, più semplicemente, ciò che pretende dagli altri, non lo pretende da sé stessa?

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