Ma mi faccia il piacere | 17 giugno 2024

Rassegna stampa satirica di Marco Travaglio: una sferzata di sarcasmo sulle notizie della settimana

Ma mi faccia il piacere

di Marco Travaglio

Le ultime parole famose.
“La fine del Pd sarà sia con Elly sia senza Elly. Ma se Elly Schlein diventa segretario del Pd, metà partito passa con noi, e forse sono stato prudente” (Matteo Renzi, L’aria che tira, La7, 3.10.’22).
Fassino, è lei?

Bagaglino.
“Pd, voglia di una nuova Margherita. E Prodi punta su Sala federatore” (Giornale, 13.6).
Il Salone Margherita.

Il Soviet del Tavoliere.
“Io voglio cacciare i leninisti dalle nostre città, da Lecce, dalla Puglia, dall’Italia e dall’Europa” (Adriana Poli Bortone, candidata FdI a sindaco di Lecce, 1.6).
Per tutti i camerati della mozione Poli Bortone: Lenin è morto!

Mai dire mai.
“Piuttosto che votare per Di Maio, Speranza, Cirinnà e Fratoianni io emigro!” (Roberto Salis, padre di Ilaria, Twitter, 18.9.22).
“Bisogna capire se nelle istituzioni italiane c’è una persona come la Thatcher o come il Nano Mammolo” (Roberto Salis, Tg3, 10.6).
Coma passa, il tempo.

San Paolo.
“Paolo Signorelli è un giovane giornalista che da anni non salta una domenica in chiesa, va regolarmente in pellegrinaggio a Medjugorje, aiuta chiunque sia in difficoltà” (Francesco Lollobrigida, ministro FdI dell’Agricoltura, dopo le dimissioni del suo portavoce per le chat antisemite e filofasciste, 11.6).
Salutava sempre.

Pussa via.
 “Mosca esulta per il voto. La freddezza di Zelensky” (Messaggero, 11.6).
È proprio il concetto di voto che non gli va giù.

Dazi amari.
“Draghi ‘benedice’ i dazi: ‘Bisogna riparare i danni causati dall’eccesso di import da Russia e Cina’” (Giornale, 15.6).
È il famoso libero mercato.

If.
“Draghi: ‘Se non fosse per la tecnologia, la nostra produttività sarebbe uguale a quella americana’” (Stampa, 15.6).
E se mio nonno avesse le ruote sarebbe un tram.

Salis e tabacchi.
“Salis libera, Toti dentro. Testacoda giudiziario” (Libero, 15.6).
“Fuori Salis, dentro Toti” (Verità, 15.6).
“Salis libera e Toti agli arresti deve farci riflettere (sic, ndr) su quale delle due nazioni, Ungheria e Italia, sia una democrazia compiuta” (Alessandro Sallusti, Giornale, 15.6).
Ma infatti.

Colle&Balle.
“Il Giornale al Quirinale. Mattarella: ‘Il quotidiano garantisce notizie certificate’” (Giornale, 15.6).
Poi ci sono le eccezioni che confermano la regola.

A babbo morto.
“Il patto decennale tra Usa e Ucraina” (Corriere della sera, 14.6).
Solo decennale? Viste le ultime performance di Biden, si direbbe almeno trentennale.

La parola agli esperti.
“Andriy Shevchenko: ‘Nella mia Ucraina si continua a morire. I nostri gol lo ricorderanno al mondo’”. “Lilian Thuram: ‘L’estrema destra detta l’agenda, in troppi condividono il razzismo. Bardella? Masrketin politico. Macron? Chiediamoci se il presidente non abbia troppo potere’”. (Stampa, pagg. 8 e 13, 14.6).
Che ideona: la geopolitica affidata alle vecchie glorie del calcio. E Gascoigne che dice?

Logica stringente.
“Pier Silvio Davigo. L’ex pm fa come Berlusconi, prima attacca i giudici e poi sceglie l’avv. Coppi per salvarsi” (Foglio, 14.6).
Quindi, siccome Coppi prima di B. aveva difeso Sabrina e Cosima Misseri per il delitto di Avetrana, B. era pure un omicida?

Messaggio recepito.
“L’amarezza di Renzi: ‘Lotteremo ancora’” (Giornale, 11.6).
Una promessa o una minaccia?

Marachi?
“Marattin: ‘Ecco perché mi candido a guidare il dopo-Renzi. Riunire i riformisti in una casa nuova’” (Riformista, 12.6).
Ma basta pure il ripostiglio delle scope.

Uomo di poca fede.
“Toti quale campagna elettorale potrebbe pagarsi col crimine? Quella conclusa o la successiva a cui non parteciperà?” (Mattia Feltri, Stampa, 12.6).
In effetti un’eventuale assoluzione sarebbe un handicap per una candidatura.

I titoli della settimana/1.
“Autonomi, scoppia la rissa”, “Gazzarra” (Corriere della sera, 13.6).
“Le riforme finiscono in rissa: pugni in Aula sull’Autonomia” (Repubblica, 13.6).
“I grillini non sono più quelli di una volta” (Francesco Merlo, Repubblica, 14.6).
“Provocazioni e rissa alla Camera” (Giornale, 13.6).
“In aula come al saloon botte per l’Autonomia”, “La strategia della rissa” (Messaggero, 13.6).
Quando pestano un 5Stelle, si dice così.

Il titolo della settimana/2.
“Il vero lascito del Cavaliere” (Alessandro Sallusti, Giornale, 12.6).
Bonifici semestrali a Cosa Nostra e 368 milioni di dollari di frodi fiscali.

Il titolo della settimana/3.
“Confalonieri: ‘Il mio Silvio? L’uomo delle missioni impossibili’” (Corriere della sera, 12.6).
Tipo farsi comprare un giudice per fregare la Mondadori al legittimo proprietario.

Il titolo della settimana/4.
“E adesso sarà un periodo difficile per Kiev” (Corriere della sera, 12.6).
Adesso.

Il titolo della settimana/5.
“Gori: ‘Fronte unico dalla sinistra a Renzi. Il sostegno a Kiev è il solo discrimine’” (Corriere della sera, 12.6).
Quindi fronte unico dalla sinistra al battaglione Azov.

Il titolo della settimana/6.
“Così le donne portano stabilità” (Simonetta Sciandivasci, Stampa, 11.6).
Tipo la Le Pen?

Il titolo della settimana/7.
“La commemorazione di Berlusconi. Il cordoglio di Mattarella e Meloni” (Giornale, 13.6).
Ammazza, che riflessi pronti.

Il Fatto Quotidiano, 17 giugno 2024

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