Ma mi faccia il piacere | 16 dicembre 2024

Rassegna stampa satirica di Marco Travaglio: una sferzata di sarcasmo sulle notizie della settimana

Ma mi faccia il piacere

di Marco Travaglio

Il Grande Centro.
“Al Jolani, il radicale pragmatico… La rivoluzione della misericordia” (Corriere della sera, 9.12).
“Inizia l’èra di al Jolani, il miliziano pragmatico… il fondamentalista moderato… Vuole una Siria democratica… ha le idee chiare su come pacificarla”, “Libero mercato e onestà coranica: la rivoluzione del nuovo premier siriano Bashir” (Repubblica, 9.12).
“Al Jolani… potrebbe condurre a una meravigliosa fioritura di democrazia tollerante” (Foglio, 9.12).
“Siria, la linea moderata dei ribelli. Come premier hanno scelto il tecnocrate Bashir” (Messaggero, 10.12).
Altro che Ruffini o Sala: il vero federatore del Centro è Arnaldo Jolani.

Transennate i seggi.
“Eterno Centro, Gentiloni: ‘Darò una mano per coinvolgere tutti’” (Stampa, 11.12).
Sì, però adesso piano con le minacce.

Dove tira l’aria.
“Il governo è ipocrita, è necessario obbligare le persone a vaccinarsi e bloccare chi rischia di essere un untore, serve più rigidità. Teniamo a casa gli untori e il governo li punisca seriamente” (Tommaso Cerno, deputato Pd, L’aria che tira, La7, 16.11.2021).
“Il governo fatto benissimo a fare il condono per le multe sbagliate ai no vax, per chiudere questa èra di schifo. Tu non mi obblighi, non limiti la libertà personale!” (Tommaso Cerno, direttore del TempoL’aria che tira, La7, 12.12.2024).
Praticamente un Cerno al Lotto.

Sempre lucido.
“La mentalità di guerra che evoca Rutte serve a costruire la pace” (Vittorio Emanuele Parsi, Foglio, 14.12).
Un po’ come la mentalità di fogna che serve a profumare l’aria.

Il veggente.
“Giorgetti ritorna ottimista: ‘Il Pil? Io vedo un più 0,7%’”
(Giornale, 13.12). Otelma, è lei?

Piangi che ti passa.
“L’Italia analfabeta preda dei populisti” (Elsa Fornero, Stampa, 11.12).
Mica come quella competentissima ministra del Lavoro che riformò le pensioni scordandosi appena 350 mila esodati.

Baioletta.
“Letta: ‘Usare il Mes per le spese militari’” (Repubblica, 14.12).
Altre cazzate?

Logica nordiana.
“Nordio contro Mani Pulite: ‘Davigo ora è un pregiudicato’” (Stampa, 15.12).
Quindi ora dovrebbe piacergli un sacco.

Logica deluchiana.
“Giusto il sì del Pd alla commissione Ursula: non si può consegnare l’Europa alle destre” (Piero De Luca, deputato Pd, Unità, 7.12).
Giusto: per non consegnare l’Italia alle destre, il Pd deve votare sempre col governo Meloni.

Logica picierniana.
“Ma in Europa M5S in linea con la Lega, certi amori non finiscono” (Pina Picierno, Pd, vicepresidente Parlamento Ue, Repubblica, 11.12).
Disse quella che vota con la Meloni.

Vota, anzi blocca.
“Rai, ad Agnes mancano 2 voti per la presidenza: Conte può fornirli. Secondo i maliziosi dem per puntare alla direzione di Rainews o addirittura di Tg3” (Domani, 26.9).
“Conte blocca Agnes” (Domani, 11.12).
Vergogna: smentire così il Domani.

Forza Bavaglio.
“L’inutilità del decreto ‘Anti gogna’. Varare norme che non prevedono sanzioni è solo un segno di debolezza” (Foglio, 11.12).
Giusto, per i giornalisti che pubblicano notizie vere ci vuole l’ergastolo: tanto il Foglio non corre rischi.

Lo smemorato di Cologno.
“Il M5S diventa il partito di Conte: qui comando io e scelgo chi verrà eletto” (Dino Giarrusso, ex eurodeputato M5S, L’identità, 10.12).
Ma tipo Di Maio che scelse Giarrusso?

Brutte notizie.
“No, non è affatto ottimista Draghi sul futuro dell’Europa. Almeno su quello prossimo” (Marcello Sorgi, Stampa, 11.12).
Oh no! E adesso come facciamo?

Buone notizie.
“La giara di Draghi. Il Quirinale resta la sua Luna. Ursula lo cita. Colleziona premi, inviti, non c’è un incarico alla sua altezza” (Foglio, 12.12).
È che non ce lo meritiamo proprio.

Il titolo della settimana/1.
“Macron-Bayrou, i capi coraggiosi che qui mandano” (Aldo Torchiaro, Riformista, 14.12).
In effetti ci vuole un bel coraggio.

I titoli della settimana/2.
“Israele sconfina nel Golan”, “Blitz di Israele, Erdogan attacca”, “Idf vicino a Damasco: ‘Stiamo distruggendo l’arsenale di Assad’” (Repubblica, 10 e 11.12).
“Israele avanza nel Sud della Siria” (Sole 24 ore, 10.12).
Ah meno male, e noi che pensavamo che Israele avesse invaso la Siria.

Il titolo della settimana/3.
“Netanyahu ha consacrato la pace attraverso la forza e la dignità della guerra. Invece di processarlo, dovremmo ringraziarlo” (Giuliano Ferrara, Foglio, 11.12).
Come se non l’avessero già ringraziato 50 mila cadaveri a Gaza e dintorni.

Il titolo della settimana/4.
“La Siria è un pugno in un occhio per i teorici della resa dell’Occidente” (rag. Claudio Cerasa, Foglio, 10.12).
Ma infatti: ora l’Occidente lo difende direttamente al Qaeda.

Il titolo della settimana/5.
“Georgia e Romania: destre all’assalto della Costituzione” (Nadia Urbinati, Domani, 10.12).
Pretendono persino di far governare chi vince le elezioni.

Il titolo della settimana/6.
“Mosca vuole Kyiv al buio, ma gli ucraini sanno stare senza elettricità” (Foglio, 14.11).
Volete la pace o il condizionatore acceso?

Il Fatto Quotidiano, 16 dicembre 2024

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