di Giuseppe Salamone
Quel genio contemporaneo di Tajani dice che per lui la Corte Penale Internazionale non è il verbo, quindi sostanzialmente se ne fotte di quello che decide. E sapete perché dice così? Perché per lui siamo un Paese sovrano che non si fa mettere sotto scacco da nessuno.
Ok zio Tonino, andiamo per ordine: Alla Russia ci hanno costretto a mettere sanzioni che hanno portato alla fame imprese e famiglie italiane contro i nostri interessi e facendo a pezzi la nostra sovranità. Tant’è vero che le bollette continuano a esplodere, le famiglie continuano a impoverirsi e le aziende a chiudere. Ci hanno imposto di partecipare a una guerra per procura contro la Russia che a noi non ci riguardava e non ci riguarda minimamente visto che interessa solo agli Usa, però noi siamo sovrani e non siamo sotto scacco di nessuno.
Per il genocidio Palestinese appena apre bocca quel criminale di Netanyahu vi cagate addosso, tanto che all’ONU non avete votato nemmeno a favore del cessate il fuoco a Gaza. Siete legati i mani e piedi alle lobby israeliane che vi tengono al guinzaglio come dei cagnolini però tu, zio Tonino, ci racconti che siamo un Paese sovrano e non siamo sotto scacco di nessuno.
Quando la Corte Penale Internazionale emette un mandato d’arresto per Putin allora la Corte è il verbo e da prendere a modello. Quando emette mandati d’arresto per Netanyahu e per quel trafficante libico, che a spese nostre e contro l’indirizzo del massimo tribunale internazionale avete comodamente accompagnato a casa, allora la Corte non conta nulla. E meno male che i trafficanti li dovevate cercare per tutto il globo terraqueo. Meloni dixit.
Quindi anche la Corte Penale Internazionale è diventata selettiva: se gli ordini piacciono agli Usa e Israele allora per noi vanno bene. In caso contrario no. Questo perché siamo un Paese sovrano. Mi raccomando: continuate a girare il mondo e disquisire di mondo basato sulle regole e di diritto internazionale. Così per il culo vi ci fate prendere ben bene.