di Alessandro Orsini
L’Unione europea approva un gigantesco piano di riarmo. Gli obiettivi della Commissione europea sono due. Il primo è stabilire la deterrenza sulla Russia: la deterrenza è la capacità di dissuadere un nemico dal fare qualcosa sotto minaccia di una punizione. Il secondo è quello di attrezzarsi per combattere una guerra con la Russia. I problemi sono due.
Il primo è che l’Europa non ha deterrenza sulla Russia dalla fine della Seconda guerra mondiale. Nessuno capisce come possa stabilirla oggi. L’idea che la Russia fosse debolissima e l’Europa fortissima è stata spazzata via dalla guerra in Ucraina. L’idea della superiorità militare dell’Europa rispetto alla Russia era un’illusione eurocentrica aggravata da un mancato aggiornamento. L’Europa non era aggiornata. L’Europa era convinta che la Russia del 2022 fosse la Russia del 1992: la Russia allo sbando che perse la prima guerra cecena combattuta dal 1994 al 1996 sotto Eltsin. L’esercito russo fu sconfitto da un gruppo di ribelli. Ma poi la Russia ha vinto la seconda guerra cecena combattuta dal 1999 al 2009 sotto Putin. L’Europa pensava che la Russia del 2022 fosse la Russia del 1998, andata in bancarotta ad agosto. Tutti ricorderanno la previsione del Corriere della Sera secondo cui la Russia sarebbe andata in bancarotta poche settimane dopo l’inizio dell’invasione. Negli anni della presidenza di Putin, iniziata nel gennaio 2000, la Russia ha recuperato le forze e l’Europa le ha perse.
Il secondo problema con il grande piano di riarmo è che l’Unione europea avrà tanti nuovi carri armati e tanti nuovi aerei. Ma la Russia ha 6000 testate nucleari. Nello scontro tra un carro armato e una bomba atomica vince la seconda. Ursula von der Leyen progetta di lanciare tanti carri armati, missili e soldati contro la Russia in caso di guerra. Peccato che la classe dirigente russa abbia stabilito, dopo l’esercitazione Zapad 99, che una guerra con la Nato in Europa potrebbe essere soltanto una guerra nucleare. Ciò è dimostrato dalla facilità con cui Putin ha pensato di colpire l’Ucraina con le testate nucleari. Era il settembre 2022. A Kherson i russi sovrastavano gli ucraini, i quali riuscirono a danneggiare il ponte Antonovsky con un Himars americano. I russi rimasero intrappolati. Quel ponte collega le due sponde del fiume che attraversa la città, il Dnipro. Il danneggiamento del ponte Antonovsky impediva la logistica russa. Gli ucraini furono salvati dall’attacco nucleare grazie a un accordo tra russi e americani. L’accordo prevedeva che gli ucraini non avrebbero sparato sui soldati russi che attraversavano il fiume su imbarcazioni di fortuna.
Le armi nucleari hanno creato una situazione eterna. La Russia non potrà mai essere né sconfitta, né attaccata dall’Europa. Per l’eternità. L’Unione europea ha una sola possibilità di stabilire la deterrenza sulla Russia: costruire 6000 testate nucleari e pure i missili ipersonici (che non ha). La Francia ha 290 testate nucleari. Un po’ poco per pensare di spaventare la Russia. All’Europa non resta altro da fare che ricordare che la Seconda guerra mondiale l’ha condannata all’inferiorità rispetto alla Russia. È meglio investire nella pace e nei rapporti commerciali con la Russia piuttosto che in un gigantesco piano di riarmo che non cambierebbe i rapporti di forza. Gli esiti storici della Seconda guerra mondiale non possono essere cambiati. Sono d’accordo che le scorte dell’esercito italiano debbano essere ricostituite. Ma il piano di riarmo di Ursula von der Leyen è tutta un’altra cosa.
Il Fatto Quotidiano, 8 marzo 2025