La sanità pubblica in Sardegna svuotata per ingrassare il business privato

Sanità in Sardegna: il pubblico svuotato per favorire il privato, con politici di ogni schieramento coinvolti in un affare speculativo mascherato da legalità.

di Mario Guerrini

La Sanità pubblica. In Sardegna. È destinata ad essere, comunque, un surrogato di quella privata. Per una manifesta regia politica. In tutta l’Isola stanno sorgendo, come funghi, strutture cliniche private in cui sono coinvolti, in maniera occulta, esponenti politici di destra e di sinistra. I quali ricavano vantaggi economici e clientelari dalla gestione di queste unità sanitarie. Che lavorano in convenzione con la Regione. È un fenomeno non nuovo, ma che sta prendendo sempre più vigore. Un vero scandalo. Visto che i nomi che rimbalzano, ovviamente senza alcuna ufficialità, ma sussurrati con insistenza, sono quelli di politici di primo piano. Una conferma del grande affare della sanità speculativa a scapito del Servizio Sanitario Pubblico. Il fenomeno spiega molte cose. E chiarisce il perché il diritto alla salute dei cittadini sia finito nelle mani degli affaristi. Che operano anche con centri privati a pagamento. A cui molti fanno ricorso per non sopportare le lunghe attese della sanità pubblica. Per questo, anche per questo, le corsie degli ospedali sono in forte difficoltà. E le riforme sanitarie sono inefficaci. Sempre più medici si trasferiscono nel privato. Sguarnendo il Servizio Pubblico. Il peggio è che è tutto regolare. Nella forma. Ma, nella sostanza, è una grande beffa. Per la gioia di un certo potere politico, del business e della cultura massonica.

IL MIO OSSERVATORIO (6085)

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