di Mario Guerrini
Il pasticciaccio. Della Sanità sarda. Secondo le statistiche i livelli essenziali di assistenza nell’Isola ottengono la sufficienza. Segno che i medici negli ospedali fanno il loro dovere. Poi ti scontri con la amara realtà della cronaca. Migliaia, molte decine di migliaia, di sardi non beneficiano neanche dell’apporto del medico di base. La Nuova Sardegna scrive stamane che su 416 sedi vacanti solo in cinque hanno accettato l’incarico. Sull’Unione Sarda prendi nuovamente nota che a Lanusei è chiuso il punto nascita ed una donna, con una emorragia, ha potuto salvare il bimbo solo perché in elisoccorso è stato trasferito al Policlinico di Monserrato. E leggi ancora che non c’è realtà ospedaliera che non soffra di disorganizzazione, reparti che non funzionano, Pronto Soccorso cronicamente intasati. E si è visitati spesso dopo allucinanti lunghe ore da incubo. Mentre le liste di attesa per un cittadino che ha bisogno di un esame si allungano fino al 2029.
L’assessore Bartolazzi esplode con una battuta poco diplomatica per sottolineare quella che appare come una Sanità da terzo mondo. Apriti cielo. Si grida allo scandalo. E il caso finisce addirittura in Parlamento. Mentre la CiGIElle parla per voce di qualche segreteria politica per dire che la riorganizzazione del sistema sanitario in discussione in Consiglio Regionale non s’ha da fare. Nonostante qualche Dg continui con assunzioni beffarde di Assistenti Geometri. Come in Areus (Emergenza/Urgenza) dove la Bettelini ha assunto a tempo indeterminato un parlamentare. Che però non lavorerà sinché non terminerà il suo mandato politico (Francesco Mura, FdI). E, sempre la Bettelini (leghista), ha appena prorogato di un anno il contratto ad un altro Assistente Geometra a tempo determinato. È la Sanità della Sardegna che secondo i sindacalisti cigiellini non va toccata. Magari proprio per difendere qualche Dg di ASL.
IL MIO OSSERVATORIO (6102)