La Russia cresce nonostante le sanzioni occidentali. Il fallimento dell’UE

La Russia nel 2024 aumenta produzione ed esportazioni di gas, dimostrando la resilienza alle sanzioni occidentali. Draghi e UE perdono; i numeri parlano chiaro.

di Giuseppe Salamone

Io mi ricordo ancora quando il discepolo Mario Draghi doveva far fallire la Russia e bloccare le sue esportazioni di materie prime. Leggete bene questi dati e poi fatevi un’idea: la Russia nel 2024 ha aumentato la produzione di gas del 7,6%. Le esportazioni tramite gasdotto sono cresciute invece del 15,6% mentre quelle del gas naturale liquefatto, il cosiddetto GNL, del 4%.

Sono numeri straordinari che dimostrano come la Russia non solo abbia retto alle sanzioni dei cretini occidentali soprattutto Europei, ma come sia riuscita a compiere un miracolo diversificando le proprie esportazioni. Piaccia o meno siamo davanti a una strategia che andrebbe studiata a fondo, sia in termini politici sia in termini economici.

Ho sempre sostenuto dal primo momento, e lo sostengo ancora oggi nonostante gli insulti e le etichette, che la “fortuna” della Russia siano due persone su tutte: Lavrov che è uno dei diplomatici più influenti e capaci che oggi ci sono in circolazione. Ed Elvira Nabiullina che è a capo della Banca Centrale Russa.

Il primo girando il mondo è riuscito a mandare in fumo il tanto decantato “isolamento internazionale” perseguito dalla Casa Bianca e servi, stringendo accordi con tantissimi Paesi. La seconda invece è riuscita a disinnescare tutte le sanzioni che sono state imposte.

Questa è la realtà, ce la confermano anche i dati economici i quali ci dicono che i vari PIL dei paesi europei sono in stagnazione (significa che non crescono in maniera rilevante e quindi non incidono sul percorso di crescita di un Paese) o in recessione come nel caso della Germania, mentre la Russia non solo cresce 5 volte tanto i Paesi UE, ma aumenta produzione ed esportazioni. Pensatela come volete, ma i numeri non mentono. E i numeri ci dicono che Draghi, Von der Leyen e company hanno perso su tutti i fronti (tanto alla fine concretamente a perdere siamo noi cittadini, mica loro porci grossi). Il resto è propaganda!

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