Geniale l’idea europea di offrire truppe di pace per l’Ucraina mentre non c’è neppure una tregua e contemporaneamente continuare a spedirvi armi che le milizie più ostili alla pace useranno per attaccare le truppe di peacekeeping e continuare la guerra. Strepitosa l’idea di seguitare a dissanguare e indebitare l’Europa con un Pnrr militare e una “Banca del Riarmo” (l’ultima trovata di Ursula) per gettare il 3% del Pil senza vincoli di bilancio, perseverare con le auto-sanzioni e preparare la guerra contro una Russia che spende molto meno di noi e non ha motivi di invaderci, specie nel nuovo ordine mondiale “Trumputin”. Il tutto senza che l’Ue abbia ancora detto una parola chiara su cosa vuole: “Piena vittoria militare ucraina” e “cambiamento democratico in Russia e altri paesi autoritari come la Bielorussia”, come recita la risoluzione votata un mese fa a Bruxelles? L’“integrità territoriale ucraina” invocata dalla risoluzione Onu, appena votata dagli europei e bocciata in Consiglio di Sicurezza dai no di Usa, Russia e Cina e dall’astensione di Londra e Parigi? O il sostegno agli inevitabili negoziati avviati da Trump e ormai digeriti da Zelensky, che ha persino accettato l’accordo-capestro sulle terre rare?
La posizione europea è così manicomiale che potremmo presto assistere alla firma di un’intesa Usa-Russia-Ucraina fra le proteste di Von der Leyen, Kallas e altri squilibrati. Dei quali non pare far parte Macron: non quello finto che fa la voce grossa e la faccia feroce contro la Pax Trumpiana; ma quello vero che va a Washington a leccare il ciuffo a Donald lodandolo per le sue “buone ragioni” di trattare direttamente con Putin scavalcando Kiev e Bruxelles e perfino perché si fa ridare i soldi da Zelensky rapinandogli le terre rare. E se ne frega allegramente dell’ingresso di Kiev nella Nato, che l’Ue definiva “percorso irreversibile” ancora il 17 luglio scorso con i voti di Ppe, Pse, Liberali, Verdi e parte dei Conservatori, inclusi FdI, Pd e FI (contrari solo M5S, Lega e Avs). Continuare a illuderli che otterranno la vittoria completa, l’integrità territoriale (con le quattro regioni annesse dai russi nel 2022 più la Crimea perduta nel 2014) e pure la Nato, quando tutti sanno che sono fiabe della buona notte, non significa aiutare Zelensky e gli ucraini. Significa preparare la rivolta degli ucraini contro Zelensky, che esploderà quando sarà chiaro a tutti che gran parte dei territori occupati resteranno russi, la Nato è fuori discussione e pure la Ue è un miraggio (visti i costi dell’operazione, insostenibili sia per Kiev sia per l’Ue). Trump, che almeno in questo disastro non ha alcuna colpa, non sa più come dirci che la guerra è persa. Poi, con calma, lo scopriranno e lo diranno anche quelli che l’hanno persa.
Il Fatto Quotidiano, 27 febbraio 2025