Ci sarebbero state tante cose oggi da poter scrivere, Trump che insulta Zelensky e gli dà del dittatore, l’Unione Europea che ufficializza il sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia decidendo di frenare definitivamente ogni approvigionamento di gas dalla Russia. Tante cose rilevanti che avrebbero meritato di essere rilanciate e approfondite.
Ma oggi, forse come non mai, sono stato assalito da un senso di impotenza misto a rabbia mai provato. Mattarella e Meloni che ricevono quel criminale di guerra di Isaac Herzog, presidente dello Stato terrorista di israele con tanto di onori e tappeti rossi mi ha destabilizzato. Come può un Paese come l’Italia che si reputa democratico osannare un miserabile che firma bombe finite sulla testa dei bimbi Palestinesi?
Mi sono fermato un attimo e ho realizzato che il mio Paese, che amo visceralmente, non è quello che mi hanno fatto credere quando ero bambino e che oggi, forse, non ha più speranze. Non è un Paese moralmente integro, non è un paese eticamente sano. Non ha delle istituzioni all’altezza della Costituzione. È un paese corrotto e vile incancrenito dalla doppia morale. È un Paese che se ne fotte non solo del diritto internazionale, ma anche della persona.
Ecco, oggi questo evento mi ha letteralmente distrutto moralmente. Troppe domande senza risposte. Troppe cose da sopportare. Un peso troppo grande da accettare. Siamo in guerra con la Russia e pretendono di aver ragione. Stanno dentro un genocidio e pretendono di avere ragione. Io credo fermamente invece che siano dalla parte del torto marcio ovunque.
Ma la cosa peggiore forse è un’altra: la narcotizzazione dell’opinione pubblica portata nel baratro dell’incapacità non solo di reagire, ma anche quella di comprendere…