Niente, non ce la fanno a passare ogni singolo giorno della loro vita senza tifare e alimentare la guerra. Neanche quando sta volgendo al termine. Del resto l’essere guerrafondai e traditori dei loro popoli è ormai diventato il senso delle loro vuote vite.
Ursula Von der Leyen se n’è andata a fare passerelle da Zelensky assieme al presidente del Consiglio Europeo Costa e altri servi. Sono lì a nome nostro e lo rivendicano con orgoglio.
Sempre a nome nostro, anzi, con le nostre tasche, hanno annunciato altri 3,5 miliardi di euro per portare avanti la guerra. Sempre a nome nostro dichiarano che stanno preparando piani per aumentare la produzione di armi. Voi avete bisogno di ospedali, scuole, una politica che aiuti le famiglie e le imprese e un po’ di pace? Bene, loro pensano alle armi e alla guerra a oltranza. Pensano anche alle sanzioni, visto che hanno annunciato il 16esimo pacchetto contro la Russia. Incredibile!
Ma l’apoteosi arriva quando Von der Leyen, che spinge per la guerra a oltranza ovviamente con il sangue degli ucraini, pronuncia queste parole: “Finora, la nostra Unione e gli Stati membri hanno sostenuto l’Ucraina con 134 miliardi di euro. È una cifra superiore a quella di chiunque altro”.
Tre cose per concludere: questa non è la mia Unione Europea, quindi parla a nome tuo. Secondo: hai una caterva di figli cara Ursula, mandane qualcuno a dare una mano a Zelensky. Direttamente al fronte però. Terzo: questa guerrafondaia non dimenticate mai che è lì a nome nostro e sgancia centinaia di miliardi per armi e guerre grazie a Giorgia Meloni, Elly Schlein e zio Tonino Tajani. Non dimenticatelo!
Giuseppe Salamone