“I centri in Albania funzioneranno. Fu-nzio-ne-ra-nno! Dovessi passarci ogni notte fino alla fine del governo!”

Quanto sono costate le "crociere" organizzate per le poche decine di migranti che hanno avuto la ventura di parteciparvi? Molto, moltissimo.

di Giancarlo Selmi

“I centri in Albania funzioneranno. Fu-nzio-ne-ra-nno! Dovessi passarci ogni notte fino alla fine del governo!” Diceva la Meloni poco tempo fa.

A me pare che ciò che si stia utilizzando, molto più delle sue notti e in maniera copiosa, è denaro pubblico. Quello prelevato dalle tasche dei contribuenti italiani e che potrebbe essere speso in altro modo. Ma “utilizzando” non è neppure la parola adatta, tecnicamente si sta gettando nel cesso dei centri albanesi.

Quanto sono costate le “crociere” organizzate per le poche decine di migranti che hanno avuto la ventura di parteciparvi? Molto, moltissimo. E tutti questi, chiamiamoli oboli o versamenti, nelle tazze dei water dei centri inventati da questo governucolo, si assommano al quasi miliardo di euro speso per la costruzione dei centri stessi.
Avrebbero potuto studiare le leggi, prima di inaugurare questa abnorme minchiata. Loro no, spinti dalla loro bulimica e permanente voglia di propaganda e da una cialtrona improvvisazione e palesi inadeguatezza e incapacità, sono andati avanti come treni (non quelli di Salvini, ovviamente) e hanno fornito agli umoristi la migliore barzelletta del secolo.

Adesso vogliono cambiare leggi o aggirarle, nel caso di quelle europee. Vogliono cambiare giudici e corti competenti. “Spezzeremo le reni alle leggi, ai giudici, alla Corte Europea e – se rimarrà tempo nelle notti della Meloni – a corti di appello, Cassazione e Costituzionale. Ma fu-nzio-ne-ra-nno!”

Erano pronti…

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