Ha stato Conte
Sta uscendo a puntate la nuova stagione della fortunata serie “Ha stato Conte”. Il quale lasciò Palazzo Chigi il 13 febbraio 2021 (1.130 giorni fa). Ma tutto ciò che accade di brutto nell’orbe terracqueo è sempre colpa sua. Invece le cose belle, tipo i 209 miliardi di Pnrr strappati in Europa nel 2020, mai: Sambuca Molinari e Severgnini scrivono che quei soldi li ha ottenuti SuperMario un anno prima di arrivare (con la sola forza del pensiero). Poi però Draghi e Meloni non riescono a spenderli e tutti tornano a scrivere che, sì, li ha ottenuti Conte, ma ne ha presi “troppi”. La puntata sul Superbonus è ancor più avvincente: varato il 19.5.2020, il 110% fu gestito per 8 mesi da Conte, per 17 da Draghi e per 17 dalla Meloni. Giorgetti l’ha seguito per 37 mesi, da ministro dello Sviluppo con Draghi e dell’Economia con la Meloni. E ora, tomo tomo cacchio cacchio, annuncia “norme per monitorare” il Superbonus “scriteriato e devastante per la finanza pubblica” e i nuovi bonus edilizi creati da lui, di cui ignora l’impatto dopo che il suo ministero ha sbagliato le stime di 60 miliardi. Ma la colpa è sempre di Conte, che aveva varato il 110% come misura provvisoria per rilanciare l’economia post-Covid (il più alto rimbalzo del Pil dell’intera Ue) e poi ricalibrarlo con un decalage negli anni seguenti, ma non poté farlo perché fu rovesciato e rimpiazzato da Draghi (che sul Superbonus pasticciò a lungo, ma senza mai denunciare alcun buco scriteriato e devastante) e da Giorgetti. Che ora finge di aver passato gli ultimi 37 mesi sulla luna: anche quando la sua Lega, FdI e FI promettevano di “mantenere e ampliare” il 100%; quando Giorgetta&Giorgetti s’inchinavano al Pacco di Stabilità franco-tedesco scriteriato e devastante che ci fregherà dai 13 ai 14 miliardi all’anno; e quando lasciavano alle banche miliardi di extraprofitti per non fare la bua a Mediolanum.
Ma la puntata più spassosa della serie è quella sui papaveri putiniani insigniti da Mattarella delle massime onorificenze repubblicane. Il radicale Giulio Manfredi ricorda a Francesco Merlo su Repubblica che nel 2017 il portavoce di Putin, Peskov, divenne Commendatore al merito: lo decorò personalmente Mattarella durante una visita di Stato a Mosca. Ma Merlo, dopo accurate indagini, scopre il vero colpevole: sono “le vergognose onorificenze elargite dai governi Conte-1 e Conte-2” e “ritirarle è difficile perché l’Italia filorussa è più forte e spavalda”. Quindi Conte, salito a Palazzo Chigi per la prima volta il 1°.6.2018, decorava putiniani a manetta già nel 2017, scavalcando l’allora premier Gentiloni e subornando il povero Mattarella, incapace d’intendere e volere. Ora Merlo è richiestissimo per la nuova serie “Balle spaziali”.
Il Fatto Quotidiano, 29 marzo 2024