Ha ruttato ancora

La spinta della NATO per il riarmo alimenta conflitti e ignora i fallimenti del passato. Le richieste di Rutte rischiano di trascinare l’Europa in guerra, minacciando pace e democrazia.

di Tommaso Merlo

Il nuovo segretario della Nato Mark Rutte ha tuonato di nuovo. Vuole soldi per il riarmo e per arginare minacce che esistono solo nella sua testa. Dopo decenni di disastri, i guerrafondai da scrivania insistono col rischio di trascinarci addirittura verso un conflitto mondiale atomico. Fondata per difenderci, la Nato è diventata il nostro pericolo principale. Da decenni alimentano conflitti inutili e non hanno imparato nulla. Che Rutte ci parli piuttosto dell’Afghanistan e dell’Iraq e della Libia e ci dica a cosa sono serviti i miliardi di soldi pubblici spesi e come pensa di non ripetere più certe figuracce globali.

Che Rutte ci spieghi come è andata a finire l’esportazione della democrazia e dei diritti umani a suon di bombe e pure la lotta al terrorismo islamico anche considerando gli ultimi sviluppi in Siria. E ci parli dell’Ucraina. Ci siamo svenati per ottenere solo cumuli di macerie e di cadaveri e adesso la Nato vuole altri soldi per armarsi contro Putin che fino a ieri era nostro amico e loro hanno trasformato nel nemico pubblico numero uno.

Prima la Nato apre filiali come se fosse una catena di fast food e se gli altri non gradiscono se ne frega e scatena risse recitando pure la parte della vittima. Anche basta. La Nato ha reso il mondo più insicuro e instabile eppure insiste, a conferma di come il vero nemico di noi occidentali è il demone egoistico che ci impedisce di imparare dai nostri errori e scegliere la pace una volta per tutte.

Dopo decenni di fallimenti, Rutte gira col cappello in mano tra le capitali europee come se nulla fosse. Come se non si rendesse conto di quello che lo circonda. Siamo sotto perenne ricatto del casinò finanziario globale, viviamo una crisi ormai permanente. Coi poveri cristi che lottano per una vita decente mentre ai governi sono rimasti quattro spiccioli. Non hanno soldi nemmeno per i servizi essenziali e Rutte vorrebbe si spendessero in missili e cannoni. Davvero assurdo.

Soldi sottratti ai poveri cristi e dati ai ricchi della lobby della guerra per ammazzare altri poveri cristi perché qualche guerrafondaio da scrivania ha deciso così. Davvero vergognoso. Ma anche l’interpretazione dello scenario internazionale della Nato è tutta sballata. Chi scatena da sempre guerre in giro per il mondo siamo noi Occidentali, siamo noi la principale minaccia del pianeta. Non gli altri.

Prima ci siamo massacrati tra di noi per secoli e abbiamo insanguinato il sud del mondo colonizzandolo e dopo due conflitti mondiali ci siamo specializzati in guerre da divano combinando di tutto. Abbiano invaso paesi e rovesciato governi a piacimento, abbiamo raso al suolo e creato caos a vanvera. E abbiamo ancora il coraggio di puntare il dito. Se gli altri si riarmano, è per difendersi da noi.

E se vogliamo evitare l’escalation, dobbiamo fermarci e riprendere la strada dei trattati invece che della proliferazione. Il segretario generale di una organizzazione come la Nato dedita alla nostra difesa dovrebbe interpretare la storia con un minimo di onesta intellettuale e ammettere i disastri degli ultimi anni. Dovrebbe poi spiegare che una guerra atomica non la vincerà nessuno e sarà l’ultima ad essere combattuta e per questo va fatto di tutto per prevenirla.

Dovrebbe poi rispettare il percorso di pace intrapreso dai nostri nonni che avevano vissuto la guerra, un percorso rispecchiato nelle costituzioni e fondamento dell’Europa. Più una civiltà evolve, più evita la follia autodistruttiva della guerra. Ed invece Rutte gira col cappello in mano predicando deliri guerrafondai da secolo scorso. Vuole soldi per il riarmo per arginare una fantomatica invasione russa. Come se l’Ucraina sia una immensa scusa per portarci indietro di decenni.

Una scusa per alimentare finti nemici e fomentare finte paure allo scopo di sottrarre immense risorse pubbliche alla collettività e finanziare l’industria bellica. Un suicido collettivo anche culturale con l’aggravante di essere voluto dai guerrafondai da scrivania e non dai cittadini europei. Ma fino a prova contraria siamo ancora in democrazia e a prevalere deve essere la volontà popolare.

Di questo passo i cittadini europei scenderanno in piazza per protestare contro una Nato fondata per difenderli che è diventata il suo principale pericolo.

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