Giuseppe Conte davanti ai cancelli degli stabilimenti Stellantis

Conte ha incontrato lavoratori e lavoratrici, molti dei quali in cassa integrazione e senza prospettive, che chiedono solo di poter lavorare e invece sono costretti a recarsi in fabbrica un paio di volte al mese, se va bene.

di Salvatore Granata

Comunque comparozzi e comparozze, dite e pensate quello che volete. La bacchetta magica non ce l’ha nessuno. La verità sui politici e su quello di cui si occupano quotidianamente per aumentare consensi non si potrà mai sapere. Non abbiamo certezze neanche sull’amicizia, sui parenti e spesso sull’amore.

C’è però una certezza. Ed è insindacabile.

Con una crisi industriale senza precedenti, per la quale il governo non ha soluzioni, non dà risposte, chiunque preferisce un politico chi ci mette la faccia sempre e per argomenti importanti, non per buttarla in caciara su ponti, immigrati, israeliani e americani vittime, privilegi per lor signori stessi (anche in materia di giustizia).

Ve la dico anche peggio. Il più credibile, ma anche quello meno credibile, che si presenta a fianco dei lavoratori e mette in luce le loro problematiche, sarà sempre migliore di quello che si occupa per cose futili. Perché ha la potenza di mettere in luce il problema, a prescindere dalla fine che farà il problema stesso.

Solo in Italia, e nei Paesi che si basano sull’apparenza, funziona al contrario.

Stamane a Menfi c’era Giuseppe Conte davanti ai cancelli degli stabilimenti Stellantis.
Stamane Conte ha incontrato lavoratori e lavoratrici, molti dei quali in cassa integrazione e senza prospettive, che chiedono solo di poter lavorare e invece sono costretti a recarsi in fabbrica un paio di volte al mese, se va bene.

Non c’era Meloni. Non c’è Salvini.
Quando Calenda si è presentato a Crevalcore alla Magneti Marelli che è stata svenduta a un’azienda straniera, i dipendenti lo hanno rincorso.

E perché allora in Italia non si fa un salto di qualità?
Perché questo lavoro certosino bisogna farlo SEMPRE.
E per anni.
E perché la gente deve tornare a partecipare e a criticare costruttivamente. Non deve delegare e basta.
Deve valutare cosa si può fare per migliorare questo Paese.
E deve conferire un mandato a chi merita.

Saluti.

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