Oggi è un giorno storico che rischieremo di ricordarcelo a lungo e non in maniera positiva: il Parlamento europeo chiede nero su bianco di bombardare la Russia. Sostanzialmente chiede di dare il via alla terza guerra mondiale aperta sul territorio europeo.
A Strasburgo è stata approvata una risoluzione, con 425 voti favorevoli, 131 contrari e 63 astenuti totalmente guerrafondaia che consente l’uso delle armi fornite a Zelensky per colpire obiettivi militari in territorio russo.
Il paragrafo 8, in particolare, approvato con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti recita testualmente: “Si invitano gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali forniti all’Ucraina contro legittimi obiettivi militari sul territorio russo”.
Inoltre si chiede di mantenere e inasprire le sanzioni contro la Russia, la Bielorussia, l’Iran e chi ci indica Washington all’occorrenza. Poi di perseguire i crimini di guerra, ovviamente quelli russi (mica quelli ucraini o israeliani) e infine si criticano quei Paesi che hanno ridotto l’invio di armi a Zelensky, esortandoli, direi minacciandoli, di garantire almeno lo 0,25% del PIL su questa voce di spesa. Una follia guerrafondaia aggravata con il nuovo patto di stabilità, visto che costringe a mettere in campo tagli sulla spesa pubblica. Tradotto: sanità, istruzione, welfare ecc. Ma sulle armi non si bada a spese.
Nulla invece per lo stato terrorista di israele e per quel criminale di guerra di Netanyahu. Per loro solo silenzi, doppi standard e criminalità a quintali. Nemmeno una parola di condanna e nemmeno mezzo pacchetto di sanzioni.
Siete il male. Il male assoluto!