di Pino Cabras
In Siria il bilancio del massacro delle minoranze (su tutte, quelle alauite, cristiane e druse) è salito a 2500 morti in due giorni. Continuano ad arrivarci testimonianze audiovisive cruente, sovente riprese dalle stesse bande di tagliagole jihadisti (spesso stranieri) che si accaniscono nei villaggi e quartieri con stragi di giovani inermi, di donne, di bambini. Diffondono perfino le immagini con cui strappano il cuore dal petto o decapitano le vittime: vogliono terrorizzare e far fuggire chi non hanno ancora raggiunto.
Sono dotati di centinaia di pickup nuovi fiammanti: come per l’ISIS e al-Qa’ida qualche anno fa, il denaro arriva a fiumi da attori ben addentro ad apparati statali legati alle alleanze NATO. Di sicuro sono incoraggiati e coordinati dal nuovo regime di Al-Jolani (un ex-ISIS) che ha rovesciato Assad. Sì, quel tipo barbuto passato dal farsi selfie in tenuta da sgozzabimbi all’indossare completi che mimano una qualche acrobatica rispettabilità.
Riepiloghiamo: squadracce di assassini ferocissimi e guidati dal nuovo governo siriano hanno già fatto una strage quasi doppia rispetto alla strage del 7 ottobre 2023 (quella usata da Bibi il Massacratore, dall’Occidente e dai suoi media come l’unico metro assoluto dell’orrore che doveva giustificare ogni abuso in risposta).
Di fronte a questa furia genocida sapete che dichiara il portavoce di Kaja Kallas, la cosiddetta Alta Rappresentante dell’inesistente politica estera della UE?
“L’Unione Europea condanna fermamente i recenti attacchi, presumibilmente condotti da elementi filo-Assad, contro le forze del governo ad interim nelle aree costiere della Siria e ogni forma di violenza contro i civili.” Un comunicato ributtante che rovescia la realtà e che spiega il cinismo agghiacciante, la menzogna patologica nonché la china pericolosa e folle presa dai tenutari della baracca di Bruxelles. Naturalmente i No Pax “ursuliani” convocati in piazza dal quotidiano dei fabbricanti d’armi per esaltare la UE non parleranno di questo vergognoso documento.
Per contro, il segretario di Stato USA, Marco Rubio, fa uscire un comunicato che ripristina un minimo di decenza: “Gli Stati Uniti condannano i terroristi islamici radicali, compresi i jihadisti stranieri, che negli ultimi giorni hanno ucciso persone nella Siria occidentale.
Gli Stati Uniti sono al fianco delle minoranze religiose ed etniche della Siria, tra cui le comunità cristiana, drusa, alawita e curda, ed esprimono le proprie condoglianze alle vittime e alle loro famiglie.”
Risalta così maggiormente la follia che ha imprigionato l’Europa istituzionale.
E nel momento in cui gli “ursuliani” chiamano “putiniani” quelli che non vogliono la loro guerra, proprio in Siria scopriamo che un minimo di civiltà è ora protetto proprio dai russi: migliaia di disperati hanno trovato riparo, protezione e un pasto caldo nella base militare russa di Khmeimim.