Il G7 in Puglia, guidato da Giorgia Meloni, è stato apparentemente un successo, ma nella sostanza un fallimento, con Meloni emarginata in Europa e costretta a votare contro Von der Leyen. La politica italiana verso la Nato e l’Africa è problematica, con Crosetto che accusa Stoltenberg di tradimento e propone una linea dura contro l’Africa. Biden, apparso come un salvatore dell’Europa, si rivela invece un presidente debole, ritirato dalla corsa elettorale. L’Ucraina, apparentemente vincente, è in realtà un Paese distrutto, e l’Italia ha gravi colpe nella sua situazione. In sostanza, la situazione politica internazionale è molto negativa.
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di Alessandro Orsini
Machiavelli ha insegnato al mondo che la politica è questione di apparenza e di sostanza e che le migliori analisi partono dal riconoscimento di questa differenza. In apparenza, il G7 in Puglia guidato da Giorgia Meloni è stato un successo che ha restituito a Roma quella centralità internazionale avuta sotto Augusto. Nella sostanza, è stato un fallimento colossale. Meloni è stata celebrata in Puglia dai principali media italiani ed emarginata in Europa. Meloni bramava di votare per la rielezione di Von der Leyen come presidente della Commissione europea, ma Ursula l’ha talmente maltrattata che Giorgia ha dovuto votarle contro. Ricordate il duello degli sguardi tra Meloni e Macron al G7 in Puglia? In apparenza, Macron ha baciato la mano di Meloni. In sostanza, gliel’ha spezzata. Mentre Meloni ballava la pizzica, Macron le preparava una danza macabra. In apparenza, l’Italia è un partner fondamentale della Nato, ma nella sostanza?
Crosetto accusa Stoltenberg di “tradimento”. L’Italia aveva promosso un progetto per lo sviluppo della Nato verso l’Africa che Stoltenberg ha affidato alla Spagna. Sto parlando del nuovo ruolo di inviato per il fronte Sud della Nato. Crosetto ha profuso una tale quantità di epiteti contro Stoltenberg, di cui non si trova traccia nemmeno contro Putin o Giuseppe Conte. Secondo Crosetto, miliardi di africani stanno per diventare un pericolo per l’Europa poiché si accingono ad arruolarsi sotto le insegne di Russia e Cina che penetrano sempre più profondamente in quel continente depredato. Questo, secondo Crosetto, trasforma l’Africa in un pericolosissimo nemico potenziale dell’Europa e, quindi, dell’Italia. Si presti attenzione alle parole di Crosetto a La Stampa del 21 luglio e rilanciate da Huffington Post di Mattia Feltri: “Tra vent’anni, i due miliardi e mezzo di persone in Africa saranno il principale problema dell’Alleanza atlantica perché diventeranno un esercito nelle mani di quei Paesi che hanno già iniziato a occupare il continente in questi anni: Russia e Cina”. Date le sue caratteristiche geopolitiche, l’Italia dovrebbe promuovere pace e dialogo con l’Africa. Invece Crosetto propone di puntare le armi della Nato contro due miliardi e mezzo di africani. In base ai documenti della Nato, l’Europa è circondata da nemici: la Russia è nemica della Nato; la Cina è nemica della Nato; l’Africa diventerà nemica della Nato. Ma non era la Russia a vivere nella paranoia del nemico e nell’ossessione dell’accerchiamento? Jung la chiama “ombra”.
In apparenza, Biden era un grande presidente. Lucido e pragmatico, ha salvato l’Europa dall’invasione della Russia. Se non fosse stato per lui, l’esercito russo, che il Corriere della Sera ritraeva come il più debole e ridicolo della storia, avrebbe conquistato l’Europa fino al Portogallo. In sostanza, Biden è un presidente talmente “cotto” che ha dovuto ritirarsi dalla corsa elettorale per la Casa Bianca. In apparenza, l’Ucraina sta vincendo la guerra con la Russia. In sostanza, l’Ucraina è un Paese distrutto che perde tutte le battaglie importanti. Molti si domandano che cosa gli italiani possano fare per salvare l’Ucraina. Non possono fare più niente; l’Ucraina è spacciata. L’Italia avrebbe potuto fare qualcosa quando questa rubrica invocava la diplomazia. Ora è troppo tardi. In apparenza, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Pd sono incolpevoli della distruzione dell’Ucraina. In sostanza, hanno colpe enormi. In apparenza, non conviene dirlo. Non conviene nemmeno nella sostanza. Però la scienza è interessata alla sostanza più che all’apparenza. Quindi qualcuno deve dire che, in sostanza, va tutto molto male.
Il Fatto Quotidiano, 23 luglio 2024