Caso Almasri: la Corte penale internazionale dell’Aja apre un’indagine a carico di Meloni e ministri

La Corte penale internazionale accusa Meloni, Nordio e Piantedosi di ostacolo alla giustizia nel caso Al-Masri. Figura imbarazzante per l’Italia intera.

di Salvatore Granata

Pare che oggi la Corte penale internazionale dell’Aja, guarda caso, abbia aperto ufficialmente un’indagine a carico della Presidente del Consiglio Meloni e i ministri Nordio e Piantedosi per la vergognosa gestione del caso Almasri e la sua liberazione con volo di Stato e tanto di onori e applausi di Donzelli e Delmastro. Per il secondo applausi “scoppiettanti”. Di Capodanno. Solo che questa volta il petardo gli è esploso in testa.

La motivazione della decisione insindacabile dell’Aja è equiparabile alla Nona Sinfonia in Re minore, anche nota come Corale, di Ludwig van Beethoven:

“Ostacolo all’amministrazione della giustizia ai sensi dell’articolo 70 dello Statuto di Roma”.

Tiri tiri ti ti, tarata tum, tarata tum, bau bau.

Cosa significano queste tre righe giudiziarie di cui sopra?

Niente, semplicemente che il governo italiano è accusato di aver ostacolato la giustizia, ignorando un mandato di cattura internazionale.

Altro che testo in inglese giunto in ritardo con allegato arabo a seguito.

Altro che complotti.

Zero scuse da parte dei due ministri e assenza della premier in Parlamento per discutere della colossale figura di merda.

Figura di merda che facciamo tutti noi.

Eh sì, perché purtroppo, quando in un Paese ti ritrovi teste di fallo che votano determinati soggetti irricevibili, tac, la frittata è fatta. E paghiamo tutti.

Con la differenza che i destrorsi non si vergognano di nulla né chiedono mai scusa. Se pensate che nel 2025 ci sia ancora gente addirittura nelle istituzioni che conserva busti e cimeli di Benito. O pennivendoli che ne esaltano le gesta scrivendo dei libri sul personaggio.

Ma comunque. Mo so’ cazzi amari. Per Meloni e cocomeri leghisti.

Torna in alto