Il capolavoro dell’ingiustizia è sembrare giusti senza esserlo

Nell'ultima puntata di Report, Ranucci mostra una lunga fila di fogli che stanno a rappresentare l'elenco aggiornato di querele che gli esponenti del governo hanno riservato a lui e alla sua squadra.

di Salvatore Granata

Solo in Italia possono accadere determinate situazioni.

Tipo quella in foto che mostra Sigfrido Ranucci. Una lunga fila di fogli mostrata nell’ultima puntata di Report che stanno a rappresentare l’elenco aggiornato di querele che gli esponenti del governo hanno riservato a lui e alla sua squadra.

E il bello che è solo una parte, perché i fogli non entravano nell’inquadratura.

Non repliche. Non smentite. Non trasparenza. Solo querele.

Con i destrorsi è sempre la solita tiritera: se li tocchi non si difendono prima a parole, vanno subito all’attacco e al contempo fanno le vittime e i martiri.

Se li indaghi o fai inchieste o scrivi un testo contro il loro operato, non solo quello illecito, grazie ai loro pennivendoli di regime fanno passare il messaggio che è in atto un complotto. Un attacco alla democrazia.

Se invece sono loro a querelare chi li smaschera, allora è giustizia.

Siamo in un regime censorio e intimididatorio moderno del Servizio Pubblico e dell’informazione indipendente, installato su un sistema politico deviato che controlla i suoi sudditi per dominare indisturbato.

Ma la migliore risposta a questo vile esecutivo l’ha data Sigfrido proprio l’altra sera, concludendo il suo intervento magistralmente:

“Noi non ci lamentiamo, perché la giustizia è un valore imprescindibile e deve fare il suo lavoro. Perché il capolavoro dell’ingiustizia è sembrare giusti senza esserlo”.

Sdeng! A prendere esempio dell’etica e professionalità di Ranucci dovrebbero essere in tanti. La Presidente Meloni per evitare di fare del vittimismo e il 90% dei “colleghi” di Sigrfido, gente come sallusti, vespa, capezzone, porro, che non hanno la minima idea di come svolgere la propria professione, proprio perché calati dall’alto, senza un minimo di meritocrazia.

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