Beppe Brillo

Beppe Brillo

Belìn, Grillo è fuori controllo: insulta Conte, si becca 300 mila euro l’anno per non fare un cazzo, chiede di rivotare e poi dice di non votare.

di Marco Travaglio

Belìn, ragazzi, è successa una cosa pazzesca! Sapete cosa ha detto la Schlein? Che la Commissione Von der Leyen “si è spostata a destra, non la sentiamo come nostra e non daremo per scontati i nostri voti”. Ecco perché il Pd l’ha votata! Perché non ci si riconosce. Se ci si riconosceva, votava contro! Neanche ai tempi dello Psico-nano Testa d’Asfalto! Ma ce n’è una ancora più pazzesca. Vi ricordate quel comico che aveva un blog, faceva i V-Day e si iscrisse al Pd, ma Globulo Fassino gli stracciò la tessera e disse: ‘Se vuol fare politica fondi un partito e vediamo quanti voti prende”, allora lui fondò i 5Stelle? Ecco, quello lì, quello che predicava la politica senza soldi: belìn, tre anni fa ha scambiato Draghi – il banchiere, il privatizzatore, l’Anticristo! – per un “grillino supremo”, e pure Cingolani. Poi, siccome i 5Stelle precipitavano, ha chiamato Conte: quello ha lavorato gratis un anno e mezzo facendosi un culo così, ma l’altro ha cominciato a fargli la guerra, poi s’è fatto dare 300 mila euro l’anno per la comunicazione senza comunicare un cazzo, anzi non andava manco a votare e le rare volte che parlava era per insultare il leader che aveva scelto lui! Una cosa pazzesca. Ma non è finita… state lì… zitti… italianiiii!

Ora ha talmente rotto i coglioni che due iscritti su tre l’hanno abolito. E lui ha fatto ripetere il voto: non gli basta un vaffanculo, ne vuole due! Poi ha mandato avanti i suoi – volete ridere? Sono quelli che lui aveva fatto espellere perché non volevano votare il governo Draghi – a dire che bisogna non votare per far mancare il quorum. Sì, non sto scherzando: chiede di rivotare e poi invita a non rivotare! Ma allora, belìn, ma che cazzo vuoi rivotare a fare? Sembra una battuta, invece è tutto vero. E non è finita. Ha detto che non si fida dei risultati e vuole dei verificatori indipendenti: belìn, e chi sarebbero? Gli osservatori dell’Ocse? I caschi blu dell’Onu? Le teste di cuoio? L’Esercito della Salvezza? Zitti… fermi lì… italianiiii!… Non basta ancora: sapete come si chiamano i quattro gatti che gli vanno ancora dietro? “Figli delle stelle”! Ma chi sei, Alan Sorrenti? Vi dico l’ultima: l’8 giugno 2011, quando era ancora lucido e appoggiava i referendum contro la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici, il nucleare e il legittimo impedimento dello Psico-pedo-nano, mandava affanculo quelli che invitavano a non votare per far mancare il quorum: diceva che “il quorum è un furto di democrazia, un modo per fottere il cittadino. È inammissibile invitare la gente a non votare, chi lo fa andrebbe denunciato…”. Quindi ora fa un furto di democrazia per fottere il cittadino! Belìn, si denuncerà e si manderà affanculo da solo! Dài, diamogli una mano. Tutti insieme al mio via: tre, due, uno, vaffanculo!

Il Fatto Quotidiano, 30 novembre 2024

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