Il nuovo speciale della CNN, andato in onda lunedì 20 luglio, esplora le origini delle più grandi bugie di un presidente fanfarone
Donald Trump usa false teorie cospirazioniste per danneggiare i presunti nemici, spiegare gli scarsi numeri dei sondaggi o coprire le sue stesse malefatte. In un nuovo speciale in prima serata, Donald Trump’s Conspiracy Theories, il giornalista della CNN Fareed Zakaria esplora i motivi per cui alcune persone sono vulnerabili a credere alle teorie cospirazioniste di Trump e se il danno che il presidente ha fatto alle istituzioni americane e alla posizione globale potrà essere riparato dopo che avrà lasciato l’incarico.
Sebbene non abbia inventato la menzogna, Trump ha lanciato la sua politica dell’auto-invenzione nei panni del “birther” più in vista, un venditore ambulante dell’accusa razzista che Barack Obama non fosse nato negli Stati Uniti. Il presidente degli Stati Uniti in carica ha anche raccontato storie per spiegare i suoi sondaggi e intaccare la fiducia degli americani nel processo elettorale. Trump ha erroneamente twittato che la rielezione dell’ex presidente Barack Obama nel 2012 è stata una “totale finzione” e che il senatore Ted Cruz ha “rubato” il caucus repubblicano dell’Iowa del 2016. Trump ha affermato, senza prove, che i morti e gli elettori non cittadini sono il motivo per cui Hillary Clinton ha ottenuto quasi tre milioni di voti in più rispetto al 2016.
Le interviste di Zakaria con esperti e storici guidano gli spettatori attraverso altre teorie cospirazioniste e i loro propagatori, dalla “paura rossa” del senatore Joseph McCarthy dei comunisti radicati nel governo federale durante la Guerra Fredda, fino alla prolifica fabbrica artigianale di libri, programmi televisivi, film e altre “indagini” amatoriali che “spiegano” l’assassinio del presidente John Kennedy e altre teorie complottistiche.
Zakaria discute anche della sfida e del pericolo dell’ossessione e della suscettibilità degli americani alle teorie cospirazioniste. Ma la domanda piú importante che Zakaria pone é la seguente: Trump sta preparando una serie di teorie cospirazioniste per garantire che decine di milioni di persone si rifiutino di accettare il risultato delle elezioni del 2020 e di gettare gli Stati Uniti in una crisi costituzionale senza precedenti?
Intervistati per lo speciale sono:
Carol Anderson , professore e titolare della cattedra di studi afroamericani alla Emory University; autore di One Person, No Vote: How Voter Suppression Is Destroying Our Democracy (2018)
Jeffrey Goldberg, caporedattore della rivista The Atlantic
Richard Hasen, professore alla University of California, Irvine School of Law; autore di Election Meltdown: Dirty Tricks, Distrust, and the Threat to American Democracy (2020)
Andrew Marantz, cronista del The New Yorker; autore di Antisocial: Online Extremists, Techno-Utopians, and the Hijacking of the American Conversation (2019)
Russell Muirhead, professore e presidente, dipartimento del governo, Dartmouth College; coautore di A Lot of People Are Saying: The New Conspiracism and the Assault on Democracy (2020)
Tim Naftali, professore associato di storia, New York University; ex direttore della Biblioteca presidenziale Richard Nixon