L’espressione francese “Tout se tient” si traduce letteralmente in “tutto si tiene” o “tutto è collegato”. In pratica, questa frase viene utilizzata per indicare che tutti gli elementi di una situazione, di un racconto, di un argomento o di un sistema sono interconnessi e coesistenti in modo coeso e logico. Significa che c’è una coerenza o una continuità che lega insieme le diverse parti, suggerendo che modificare un elemento potrebbe influenzare l’intero. Nel contesto culturale, letterario, filosofico o persino nel dialogo quotidiano, “Tout se tient” può essere invocato per esprimere l’idea che non ci sono parti isolate o indipendenti, ma che tutto contribuisce a formare un tutto unificato e significativo.
“Tout se tient” viene occasionalmente usata anche in italiano, specialmente in contesti accademici, filosofici, artistici o nella critica letteraria, per sottolineare la coesione e l’interconnessione tra le parti di un’opera, un pensiero o un sistema. Sebbene non sia un’espressione di uso comune nella lingua parlata quotidiana italiana, può essere compresa e apprezzata da chi ha interessi in questi ambiti specifici. In italiano, il concetto viene spesso espresso con frasi equivalenti come “tutto è connesso”, “tutto si collega” o “c’è una coerenza generale”.