Noam Chomsky: il filosofo della verità perde la sua voce

A 95 anni, il leggendario filosofo e professore americano Noam Chomsky ha perso la capacità di parlare e scrivere.

A 95 anni, il leggendario filosofo e professore americano Noam Chomsky ha perso la capacità di parlare e scrivere. Si chiude così un’epoca: il suo “trono della parola”, da cui ha denunciato senza paura i meccanismi globali, ora tace.

Ma le sue parole più potenti continuano a vivere:

“Non esistono paesi poveri. Esistono solo sistemi falliti nella gestione delle risorse.”

“Nessuno ti metterà la verità in testa. Devi scoprirla da solo.”

“Se vuoi conquistare un popolo, crea un nemico immaginario che sembri più pericoloso di te, poi presentati come il loro salvatore.”

“I diritti non vengono concessi. Si prendono con la forza.”

“Distorcere la storia per far sembrare che tutto sia opera di grandi uomini ha un preciso scopo: insegnare ai più deboli ad aspettare passivamente un salvatore.”

“Il mondo è un luogo misterioso e confuso. Se non sei disposto a perderti nella complessità, finirai per diventare la copia della mente di qualcun altro.”

“Per controllare le persone, convincile che i loro fallimenti dipendono solo da loro—e poi presentati come il loro salvatore.”

“Il mondo, o meglio l’Occidente, un giorno rimpiangerà le idee futili che distolgono l’uomo dalla sua vera natura e umanità.”

La strategia della distrazione

“L’elemento primario del controllo sociale è la strategia della distrazione, che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élite politiche ed economiche, attraverso la tecnica dell’inondazione di distrazioni continue e informazioni irrilevanti.

La strategia della distrazione è altrettanto indispensabile per impedire al pubblico di interessarsi a conoscenze essenziali nei campi della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. ‘Tenere il pubblico distratto, lontano dai veri problemi sociali, affascinato da questioni di nessuna reale importanza.’

Tenerlo sempre occupato, occupato, occupato, senza tempo per pensare; riportarlo alla fattoria, come gli altri animali…”

Trattare il pubblico come bambini

La maggior parte della pubblicità rivolta al grande pubblico utilizza un linguaggio, argomentazioni, personaggi e intonazioni particolarmente infantili, spesso al limite della banalità, come se lo spettatore fosse una creatura minorenne o mentalmente incapace.

Più si cerca di ingannare il pubblico, più si tende ad adottare un tono puerile. Perché?

“Se ci si rivolge a una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, per effetto della suggestionabilità, tenderà, con una certa probabilità, a rispondere o reagire con lo stesso spirito critico di un bambino di 12 anni o meno.”

La voce di Chomsky può essersi spenta, ma le sue verità continueranno a risuonare per chiunque sia disposto ad ascoltare e a cercare.

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