I neologismi di Dante
La lingua può anche consentire di METTERSI NEI PANNI degli altri. Ce l’ha mostrato Dante con alcuni neologismi, coniando “parole su misura” come, per esempio, verbi derivati da pronomi personali….
La lingua può anche consentire di METTERSI NEI PANNI degli altri. Ce l’ha mostrato Dante con alcuni neologismi, coniando “parole su misura” come, per esempio, verbi derivati da pronomi personali….
“Fare da contrappunto” implica un’interazione dinamica tra elementi autonomi che, nel loro rapporto, producono un significato o un effetto più ricco
C’è una pagina memorabile di Italo Calvino sull’abissale differenza tra il linguaggio della gente comune e quello della burocrazia. Un cittadino va dai carabinieri e racconta: «Stamattina presto andavo in…
Durante un comizio, un candidato, preoccupato del fenomeno dell’astensionismo, disse: «Quelli che non votano, è a loro che mi rivolgo» meritandosi con questo anacoluto una bocciatura in italiano e, mi…
“Donna” deriva dal latino “domina”, evolvendosi nel tempo. La forma maschile “donno” è scomparsa, mentre “don” persiste come titolo di rispetto.
Il verbo latino “règere” ha dato origine a parole italiane come “reggere”, “regista” e “regione”, tutte legate al concetto di guidare e governare, ma con significati evoluti nel tempo.
L’uso del dativo etico è legato a una strategia discorsiva di empatia e appartenenza.
Parannanza è un termine di origine popolare per indicare un grembiule da lavoro, tipicamente quello usato in cucina o in contesti manuali.
La pareidolia è il fenomeno psicologico per cui il cervello riconosce schemi familiari in stimoli casuali, come vedere volti nelle nuvole o figure negli oggetti.
La lingua, con le sue apparenti dissonanze, rivela sempre qualcosa di più profondo di quanto crediamo.
Per parlare bene l’italiano, segui queste 40 regole: evita allitterazioni, frasi fatte, termini stranieri e arcaismi. Usa correttamente punteggiatura, ortografia e congiuntivo.
Un sillabo è un documento accademico che riassume il piano di studi di un corso universitario o di scuola superiore.
Il termine agnizione è utilizzato in ambito letterario e teatrale per indicare il momento del riconoscimento improvviso di un’identità o di una verità nascosta.