Zelensky cambia rotta: “L’accordo sulle terre rare è pronto per essere firmato”
Si tratta probabilmente dell’ennesimo furto internazionale da parte degli Usa
Si tratta probabilmente dell’ennesimo furto internazionale da parte degli Usa
Queste sono le parole di quella guerrafondaia Ursula Von der Leyen che è stata la prima a comunicare alla stampa quanto appena concordato al vertice di Londra. Una follia, l’ennesima follia di un’Europa guerrafondaia che ha totalmente perso ogni senso di esistere.
Basta uno sguardo mattutino sul Golfo di Trieste per avere un’immagine plastica della catastrofe rappresentata dalla politica europea.
di Fabio Mini Devo confessare l’imbarazzo nel commentare la vergognosa rappresentazione tenuta nell’ufficio del più potente presidente del mondo. Imbarazzo che mi ha indotto a verificare l’intero video per capire…
Rassegna stampa satirica di Marco Travaglio: una sferzata di sarcasmo sulle notizie della settimana
La storia americana è piena di presidenti che, anziché dare spettacolo in mondovisione, hanno preferito regolare i conti con mezzi più discreti e letali.
Lo spettacolo offerto alla stampa dall’incontro tra Zelensky e Trump sembra emblematico degli ultimi rantoli del mostro: il partito della guerra.
Quello che sta succedendo è che l’Occidente sta conducendo l’Ucraina lungo un sentiero ingannevole, e il risultato finale sarà che l’Ucraina verrà distrutta.
Stanno parlando esattamente di questo: reclutare 300mila nuovi soldati, acquistare 1.400 carri armati, creare 50 nuove brigate, acquistare 2mila veicoli da combattimento per la fanteria e 700 pezzi di artiglieria….
Trump ha scoperchiato il partito della guerra, smascherando i suoi meccanismi e scatenando il panico tra i globalisti. L’UE si arrocca su una bugia pericolosa.
L’indignazione a comando è il tratto distintivo dell’ipocrisia occidentale: se Trump umilia Zelensky, è un pericolo per la democrazia; se invia miliardi di dollari in armi a Netanyahu mentre Gaza muore di fame, nessuno fiata.
Siamo entrati in guerra, però nessuno lo ha mai detto. Nessuno ha mai spiegato quale fosse il nostro obiettivo in quella guerra.
Anziché giubilare per l’ormai prossima, si spera, fine della guerra, l’Unione Europea vuole che la guerra continui e si schiera saldamente dalla parte di Zelensky contro Trump, che nei giorni scorsi lo ha umiliato e sbertucciato in mondovisione.
Guardare l’incontro, non i resoconti: Zelensky ignora il cambio di rotta USA, Trump punta al negoziato con Putin. Il suo tempo sta finendo, e le immagini lo dimostrano.
Guai italiani – Vertice a londra. La premier unica leader al bilaterale con Starmer. Giallorosa alla sfida delle piazze, il Pd oggi al corteo per Zelensky
Nell’appeasement tra lestofanti, l’occidente è diviso e Meloni impotente. Da sempre gli Usa sono imperiali e feroci, solo che Trump lo dice in chiaro. Ho criticato Zelensky, ma non meritava di subire questa umiliazione.
Elly Schlein, la tua piazza per l’Europa somiglia più a un corteo funebre per un’Unione che avete ammazzato voi, impiccandola ai diktat di Washington e seppellendola sotto le macerie delle vostre guerre per procura
Della scazzottata da saloon alla Casa Bianca sappiamo solo quel che abbiamo visto in mondovisione, non ciò che l’ha scatenata.
Il colloquio alla Casa Bianca tra Zelensky e Trump rappresenta uno di quegli eventi, rari in politica e ancor più rari nelle relazioni internazionali, dove si vede in trasparenza il macchinario all’opera dietro alle recite per il pubblico.
Jeffrey Sachs, noto economista e diplomatico che ha consigliato i governi dell’Europa dell’Est dopo la caduta dell’Unione Sovietica, ha criticato i leader occidentali per il loro atteggiamento immaturo e ha esortato l’Unione Europea a liberarsi dall’influenza degli Stati Uniti, adottando una politica estera indipendente e realistica.
Zelensky contesta Trump sulla strategia per la guerra, ignorando il fallimento militare e il rischio di escalation. L’Ucraina paga il prezzo della sua ostinazione.
Il fine di Trump è lo stesso di Biden, sfruttare e portare a reddito l’Ucraina. Non per caso Trump ieri ha detto “così non si fanno gli affari”.
Zelensky è stato scaricato, l’America tratta con Mosca, l’Europa resta intrappolata nella guerra. Il suo tempo è finito, ma sarà l’Ucraina a pagare il conto.
I Dg sono stati nominati dal vecchio potere. Ovvero dal Circo Magico di Christian Solinas. E operano ancora con quelle logiche. Che hanno portato al collasso la Sanità e allo sfascio l’organizzazione del sistema salute.
Il leader del Paese aggredito, finora difeso ad oltranza dall’UE, è stato umiliato da un presidente USA che l’altro giorno ha definito l’Unione Europea come uno strumento nato per truffare l’America.
Scene da saloon davanti al mondo intero. Invece che firmare l’estorsione sulle terre rare, Zelensky ha provato il colpo di scena dettando condizioni nonostante la disfatta. In cambio si è beccato degli sganassoni in mondovisione.
Giorgia Meloni, come Biden, Macron, Draghi, la von der Leyen e Scholz, è responsabile del disastro in Ucraina.
Una scena come il match Trump-Zelensky nello studio ovale a favore di telecamere è un unicum nella storia, figlio dell’Èra Donald che sconvolge non solo la sostanza, ma anche le forme della diplomazia mondiale.
Nuovo medioevo — Scene di caccia e di guerra alla Casa bianca. Davanti a Trump, Zelensky ha cercato disperatamente di difendere le sue ragioni e quelle dell’Ucraina. Ma si è accorto troppo tardi che il famoso accordo sulle terre rare era una trappola per attirarlo a Washington e far rotolare la sua testa sul tavolo del negoziato
Zelensky è stato “accolto”, se così vogliamo dire, da Trump, che lo ha metaforicamente preso a sberle dall’inizio alla fine, rinfacciandogli senza perifrasi edulcoranti tutta la sua nequizia e tutta la sua inutilità politica.