Comuni, torna l’austerity dell’Europa
Comuni, torna l’austerity dell’Europa: alla Lombardia un conto da 291 milioni di euro e tre anni di risparmi obbligatori per tutti i 1.500 enti locali Il patto di stabilità, accettato…
Comuni, torna l’austerity dell’Europa: alla Lombardia un conto da 291 milioni di euro e tre anni di risparmi obbligatori per tutti i 1.500 enti locali Il patto di stabilità, accettato…
L’America vuole uscire dal pantano ucraino, Trump è deciso a chiudere i rubinetti. L’Europa si aggrappa disperatamente a una guerra che non può vincere. E nel frattempo, in Medio Oriente, Israele fa quello che vuole.
Se ci fosse ancora bisogno di una prova che l’Unione Europea non è altro che un burattino nelle mani delle élite finanziarie e dell’industria bellica, Ursula Von der Leyen ce l’ha servita su un piatto d’argento.
Un altra vergognosa “intervista” a Giorgia Meloni. I suoi elettori avranno sicuramente sbavato davanti al televisore anziché farsi due domande e cambiare prospettiva di pensiero.
Zelensky confonde “la sua gente” con il battaglione Azov e i suoi sostenitori, e cioè una piccola parte del popolo ucraino, in gran parte residente all’estero.
Ursula Von der Leyen ha appena presentato un piano di riarmo da far venire i brividi. La bellezza di 800 miliardi che saranno stanziati tra prestiti, emissione di debito europeo e sentite un po’, regole di bilancio pensate ad hoc per permettere ai paesi UE di spendere quanto più possibile.
Oggi ci dicono che è possibile spendere in armi dall’oggi al domani una cifra pari a oltre tre volte il PIL di quella stessa Grecia che invece fu distrutta, spolpata, svenduta, umiliata.
Ieri sera ho guardato con molto interesse su Rai5 il film Adulti nella stanza, di Costa-Gavras – tratto dall’omonimo libro di Yanis Varoufakis – che raffigura perfettamente la drammatica fase…
Trump non manderà più a Zelensky nemmeno le cerbottane in modo che molli l’osso e si metta a trattare la resa seriamente. Si apre una nuova fase.
Per cosa manifesterà la “piazza europeista” del 15 marzo? A giudicare dalle adesioni, chi ci sarà avrà idee molto diverse sull’Europa, anche radicalmente opposte.
Chi comanda parla poco. Chi ha il potere di decidere non si perde in polemiche e in riunioni estenuanti. Andreotti parlava poco.
Se Trump è un criminale pericoloso, allora chi governa in Europa è un doppio criminale. Perché oltre a sostenere Israele nella pulizia etnica spinge per la continuazione della guerra in Ucraina.
Anzitutto una rettifica: la comunità di recupero per tossicodipendenti che s’è riunita a Londra sotto le insegne dell’Europa era tutto fuorché europea.
Il teatrino del bene contro il male non regge più. Gli USA scaricano Zelensky perché la guerra non conviene più. L’Europa, servile con Washington, ora finge autonomia.
Giorgio Bianchi, fotografo, documentarista, analista, è uno dei migliori reporter italiani. Ma soprattutto, è intellettualmente onesto. Qualità rara, e non solo nella categoria dei giornalisti.
Mentre il Paese economicamente è in ginocchio, Giorgia Meloni che fa? Ha promesso alla Nato 25 miliardi ogni anno per le armi. E in aeternum.
Questo governo di finti sovranisti aumenta le tasse al ceto medio-basso, alla maggior parte del popolo, e fa male all’Italia.
La Senatrice: “Atterrita da Trump, con lui l’invaso diventa invasore”. Se oggi c’è un esempio di oppressore, invasore, praticante di apartheid e Stato terrorista che descrive alla perfezione tutto ciò, è proprio Israele. Ma evidentemente per la Segre sei invasore solo quando conviene.
L’ex Governatore della Sardegna, Christian Solinas, era in partenza dall’aeroporto di Cagliari nel primo pomeriggio. Con lui, Nanni Lancioni e Massimo Deiana.
A Un giorno da Pecora oggi presento l’Europa che si rende autonoma e indipendente dagli Stati Uniti aumentando le spese militari come richiesto dagli Stati Uniti
Corruzione su corruzione. Il cammino giudiziario dell’ex Governatore della Sardegna, Christian Solinas, procede su un terreno minato.
A Bruxelles e Londra continuano a comportarsi come se fosse il solito Trump fanfarone che fa il duro in pubblico per poi rientrare nei ranghi. Stavolta, però, non è così.
Ora che gli americani hanno voltato pagina e Trump ha fatto capire chiaramente che l’Ucraina non è più un loro problema, i leader europei si guardano spaesati e si domandano: e adesso?
Se alimentare una guerra anziché provare a favorire un accordo vi ha portato nel baratro, qual è la ricetta per risalire la china? Ancora più armi, ancora più guerra, ovviamente!
Gli attacchi motivati contro un ministro sono il frutto dell’uso critico del sapere, mentre gli attacchi immotivati sono il frutto dell’odio politico. Non è che io debba attaccare Crosetto come gli israeliani attaccano i palestinesi.
Ai concessionari Tesla non si presentano clienti ma orde di cittadini inferociti. Brandiscono cartelli contro il nazismo e l’oligarca nero Elon Musk.
Ci hanno reso più poveri. In più ci vogliono portare in guerra. E qualcuno chiede ancora “più Europa”!
Buttare miliardi su miliardi di dollari su Kiev si è rivelata una truffa così colossale che nessuno sembra nemmeno conoscere l’importo esatto.
Si tratta probabilmente dell’ennesimo furto internazionale da parte degli Usa
Queste sono le parole di quella guerrafondaia Ursula Von der Leyen che è stata la prima a comunicare alla stampa quanto appena concordato al vertice di Londra. Una follia, l’ennesima follia di un’Europa guerrafondaia che ha totalmente perso ogni senso di esistere.